#GiovedìFilm: Promare (2020)


Trama:
L'apparizione dei Burnish, una razza di esseri fiammeggianti apparsi per caso per via di una mutazione, ha messo il mondo nel caos: metà del pianeta è stato distrutto dalle fiamme. Sono passati 30 anni da quel giorno e un gruppo denominato Mad Burnish ha ripreso a seminare distruzione. La storia vedrà Galo Thymos, un nuovo membro dei Burning Rescue ovvero la squadra anti-Burnish, combattere con Lio Fotia, il leader dei Mad Burnish. 

Faccio una doverosa premessa: Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann resta, dopo tanti anni, in cima alla lista dei miei anime preferiti, quindi potete ben immaginare come l'annuncio di un nuovo film sui robottoni dello Studio Trigger sia stato preso dal sottoscritto con una dose esagerata di entusiasmo. Entusiasmo che fortunatamente non è stato disilluso, in quanto Promare è, perdonatemi il clichè, un capolavoro assoluto, uno di quei film che vanno visti almeno una volta nella vita, assimilati e poi rivisti quasi fino a saperli a memoria.

L'inizio è spiazzante: i primi cinque minuti (che fungono da prologo per spiegare l'apparizione dei Burnish e come tutto ciò abbia quasi distrutto il pianeta) sono talmente tanto particolari, sia per resa grafica che per stile, da sembrare quasi un altro anime. Per fortuna bastano i titoli di testa e il primo combattimento del film per ritrovare sia lo stile grafico che la follia dinamica che hanno sempre contraddistinto lo studio. Il semplice concetto di "pompieri con i mecha" bastava a renderlo un prodotto degno di nota, ma qui l'asticella viene tirata su da un cast di personaggi di altissimo livello.

Partiamo dal protagonista principale, Galo Thymos. Inutile girarci attorno: sia per aspetto che per carattere è un grandissimo omaggio a uno dei personaggi più iconici dello studio, ovvero Kamina di Gurren Lagann. Ci ritroviamo quindi anche stavolta con un ragazzo estremamente ingenuo, positivo fino all'estremo e convinto fino in fondo di quello che fa. Caratteristiche che derivano soprattutto dal suo background: se per Kamina era la volontà di guidare (e farsi guidare) da Simon, qui c'è la volontà di restituire il favore a colui che gli ha salvato la vita e fare qualcosa di buono per il mondo. Inevitabile che un personaggio del genere avesse bisogno di un contraltare, e gliene vengono forniti ben due: Kray Foresight e Lio Fotia.
Il primo è forse quello più semplice da spiegare: Kray è l'uomo che salvò la vita a Galo quand'era piccolo, e colui a cui va tutta la sua ammirazione. Immagine idilliaca che si sgretola però abbastanza velocemente quando si comprendono le sue reali intenzioni, in uno sviluppo narrativo forse fin troppo prevedibile (era talmente palese che fosse lui il villain principale da risultare quasi anticlimatico), ma molto soddisfacente. Un personaggio comunque molto complesso, non semplice da spiegare e capire fino in fondo, lui e Galo risultano ideologicamente quasi come le due facce di una moneta. 
In questa analisi risulta quindi essenziale inserire il terzo elemento di contrasto, ovvero il leader dei Burnish, Lio Fotia: come per Kray, risulta abbastanza palese il suo non essere davvero il "cattivo" della storia, ma piuttosto una vittima delle circostanze, che però cerca di tirare avanti proteggendo il suo gruppo. Diventa quindi il motore che permette a Galo di liberarsi delle sue convinzioni errate e capire cosa vuole fare davvero.
L'unica pecca (se così vogliamo chiamarla) è che con un trio di protagonisti dal forte impatto come questo il resto dei personaggi passa decisamente in secondo piano e, salvo alcune eccezioni (vedi Aina e sua sorella, protagoniste di una storyline secondaria), si riducono a macchiette di cui si fa fatica anche a ricordare il nome (tipo la segretaria di Kray, che credo non sia mai stata presentata in tutto il film).
Per il resto siamo a livelli altissimi: ogni fotogramma, dettaglio, parola o azione sono realizzati con cura certosina. Vi sono (ovviamente) infiniti rimandi ai due capolavori dello studio, ovvero il già citato Gurren Lagann e Kill la Kill, ma distribuiti in modo da non risultare mai fastidiosi e anzi diventano quasi una sorta di ricompensa per lo spettatore attento (quando Galo ha tirato fuori la trivella a fine film credo sia venuto giù il cinema). Menzione speciale inoltre per la colonna sonora: a parte i brani di Hiroyuki Sawano che rendono perfettamente ogni scena, sono le due canzoni principali a farla da padrone, ovvero Inferno (tema di Galo) e soprattutto Kakusei di Superfly, il tema di Lio. Posso assicurarvi che da quando le ho sentite al cinema le ho messe in loop nel lettore mp3!

Conclusione? Promare è un'esperienza unica, mozzafiato e meravigliosa. Un autentico giro di giostra da riassaporare all'infinito finchè non si è stufi. E per chi non l'ha visto, datemi retta e aspettate il blu-ray. Non ve ne pentirete.




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