La storia di Yanni (Spencer Cohen series #4) di NR Walker (Anteprima)

Trama:

Quando Yanni Tomaras viene sbattuto fuori di casa, le ultime parole dei suoi genitori sono insulti religiosi e l’ordine di non tornare mai più. Disperato e senza un tetto sopra la testa, viene adescato da Lance – un uomo all’apparenza perfetto, ma con un predatore perverso celato nell’animo – che abusa di lui fino a quando Yanni non trova il coraggio di andarsene.

Yanni dovrebbe sentirsi libero. Ma quando Spencer Cohen lo trova, si rassegna all’idea di essere riportato da Lance e vivere ancora una volta nella paura.

Iniziare il college e un lavoro part-time permette a Yanni di tornare a vivere. Ma è la passione per i film muti a condurlo a Peter Hannikov, una persona dall’animo gentile ma con il doppio dei suoi anni. Un’improbabile amicizia tra i due sboccia in qualcosa di più grande. Nemmeno l’uomo sa cosa vuole, all’inizio. Capirà in seguito che ciò di cui ha bisogno è proprio la storia di Yanni.

“Per anni ho vissuto come un uccellino in trappola con le ali tarpate, torturato e picchiato.

Credevo di essere fuggito, una volta lasciato il mio aguzzino, ma con il senno di poi ho capito di essere ancora prigioniero, stavolta, però, della paura e dell’insicurezza.

Spencer e Andrew, insieme ai suoi genitori, hanno spalancato la porta della gabbia in cui ero rinchiuso.

Ma è stato Peter a insegnarmi a volare.”

Avvertenze: Questo romanzo contiene scene di violenza, suicidio e abusi sessuali. Consigliato a un pubblico consapevole.

Link acquisto: La storia di Yanni

***

Salve, Piume, eccomi con una nuova recensione.

La storia di Yanni è il quarto libro della serie Spencer Cohen, il romanzo che ho atteso con più trepidazione di tutti gli altri; questo perché, anche se ho amato i tre romanzi con protagonista Spencer, Yanni mi aveva incuriosito sin da subito: la sua storia, il suo dolore, il come sarebbe andata avanti la sua vita, come e se fosse riuscito a salvarsi dal suo passato e da quel dolore che per tanto tempo lo ha fatto dormire abbracciato al suo zaino e con la luce accesa, per paura che qualcuno potesse fargli del male.

Non scriverò un mini riassunto della trama, perché vi darei troppi indizi: di questo libro dovete leggere ogni pagina, assaporare ogni sentimento che l’autrice trasmette attraverso le sue parole, attraverso la storia di Yanni.

Sì, perché anche se in qualche pagina appare anche Spencer, dato che è stato lui a trovare Yanni, il libro è dedicato tutto al ragazzo di origini greche. Quella che ho avuto modo di leggere in questi giorni è stata la sua storia: una storia piena di sofferenze, di dolore, ma anche piena di persone pronte ad aiutarlo, a farlo uscire fuori dal baratro nel quale è caduto.

Quello che ho apprezzato più di ogni altra cosa di questo romanzo è la descrizione delle persone. È vero che il mondo è pieno di gente pronta ad approfittarne, a usare e fare del male alle persone, basta leggere la pagina di cronaca di un qualsiasi giornale per rendersi conto di quanto gli esseri umani siano in grado di fare del male ai loro simili, di come si accaniscano su chi è in difficoltà e su chi è più debole; allo stesso tempo, però, voglio credere, o meglio voglio sperare che nel mondo ci siano ancora persone buone, che non tutti gli uomini siano cattivi, che non tutti cerchino di fare del male alle donne o ai più deboli in generale.

Ed è proprio quello che i libri di Spencer Cohen, ma soprattutto questo, danno alle persone, a chi li legge: un velo di speranza nel genere umano. La speranza che se sei in difficoltà, se hai bisogno di aiuto e stai per affogare, prima o poi ci sia qualcuno pronto a tenderti una mano.

La storia di Yanni è un libro toccante, un libro difficile da accettare, soprattutto per quanto è accaduto al ragazzo, ma non solo a lui, anche a molti degli altri giovani che sono stati aiutati dalla famiglia di Andrew. Fa male leggere di violenze, di dolore, di come molte famiglie siano pronte a voltare le spalle ai loro figli, quei ragazzi a cui dovrebbero voler bene incondizionatamente.

Il libro che ho letto è la storia di Yanni, ma è anche la storia di molti ragazzi in tutto il mondo, giovani senza nome, senza nessuno che li aiuti, che pensi a loro. Ragazzi finiti in strada che man mano sono costretti a fare ogni cosa pur di sopravvivere, giovani che finiscono nelle mani di persone prive di scrupoli, per riuscire a non annegare nella disperazione, correndo il rischio di morire di fame o soli in mezzo a una strada. O peggio ancora per mano di coloro che gli hanno fatto credere di poterli aiutare.

La storia di Yanni è stato un libro devastante, che mi ha straziato il cuore, l’animo. Difficile da leggere, non di certo una lettura semplice, di quelle che ti fanno passare una serata in tranquillità, eppure è stata una lettura splendida, perché è vero, Yanni ha sofferto, eppure il suo rapporto con Peter, ma anche con i Landon è qualcosa di meraviglioso, un’ampia dimostrazione che di persone buone ce ne sono, almeno nei libri, e spero che ce ne siano anche nel mondo.

Un libro stupendo che consiglio di leggere, ma di affrontarlo consapevoli che non sarà una lettura semplice, tanto meno una lettura leggera.

La Walker è stata bravissima ad affrontare i traumi dei suoi personaggi, e questi arrivano al lettore come tante pugnalate. Non si riesce a pensare che siano solo personaggi di un libro.

Cinque piume.