Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.
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Cari lettori, ben trovati. Il libro di cui vi parlo oggi è un libro che mi ha sorpresa tantissimo. Sono una lettrice alle prime armi per quanto riguarda Murakami; ho letto pochissimo di lui, per cui non posso affermare di esserne innamorata.
Tuttavia, per quanto riguarda questi primi tre libri, posso sicuramente affermare che il livello di gradimento è sempre stato molto alto.
Per ora, il mio preferito rimane After Dark. Tuttavia, Norvegian Wood è stata davvero una grande scoperta.
Devo dire che il tema onirico è molto meno presente, mentre invece è ben chiaro l’intento di introspezione che ha l’autore.
Seguiamo le vicende di Toru, il protagonista: è lui che ci guida attraverso la sua vita, sono sue le parole che ci accompagnano.
Questo si può definire chiaramente un romanzo di formazione, un romanzo che ci racconta un percorso di crescita. Si possono individuare benissimo i punti in cui la storia cambia, in cui un avvenimento segna a tal punto il nostro protagonista da modificarne la prospettiva.
Il risultato è un lungo e complesso studio sulla vita, sulle emozioni, sull’amore e sulla morte.
Ho amato Norvegian Wood perché è estremamente vero, perché è stato facile immedesimarsi nel protagonista, provare le sue stesse emozioni e sentirmi coinvolta emotivamente.
È un romanzo intimo, pacato, a tratti un po’ lento forse, ma non per questo meno valido.
Se cercate un romanzo che vi aumenti l’adrenalina, sicuramente Norvegian Wood non fa per voi. Invece se avete bisogno di qualcosa che vi smuova qualcosa dentro, che vi faccia riflettere su temi molto importanti, è il libro giusto.
E voi, avete letto Norvegian Wood? Vi è piaciuto o lo avete odiato? Fatemi sapere la vostra opinione con un commentino qui sotto.
Alla prossima recensione.
È a mio giudizio uno dei migliori romanzi di Murakami (sicuramente quello che consiglio sempre a chi non ha mai letto nulla di questo scrittore giapponese), non troppo onirico ne troppo criptico come accade in altri romanzi. È un buon romanzo di formazione, e che fa sorgere diverse domande esistenziali nello spettatore.
RispondiEliminaSono completamente d’accordo. Chi me l’ha consigliato infatti mi ha fatto presente che era uno dei migliori da cui partire, anche se il primo che ho letto è stato After Dark
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