Ambientato dopo e durante gli eventi di Breaking Bad, è un ritorno all'universo della serie tutto incentrato su Jesse Pinkman.
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Buongiorno, Piume. Oggi sono stata telegrafica nella descrizione della trama, perché se qualcuno si fosse imbattuto qui per sbaglio senza aver visto Breaking Bad, rischia di spoilerarsi il finale.
Per questo, se non avete ancora visto la serie, vi consiglio di non proseguire oltre nella lettura, di correre a recuperarla il prima possibile, e di tornare qui una volta finita per sapere cosa ne penso di questo film.
Per cui, ci saranno sì spoiler di Breaking Bad, ma non di El Camino. Vi dirò la mia opinione cercando di non raccontarvi troppo, così vedrete voi se vederlo o meno.
El Camino, film di Vince Gilligan con protagonista Aaron Paul, inizia dove la serie era finita, con la fuga di Jesse. Coloro che lo tenevano imprigionato sono morti, Walter White è morto, per cui non c'è più nessuno che mette a repentaglio la sua incolumità a parte la polizia.
In un continuo altalenare tra presente e passato, vediamo elementi della vita di Jesse che non erano stati svelati dalla serie tv, e vediamo quali sono le immediate conseguenze di ciò che è accaduto nelle ultime puntate.
Devo ammettere che il film non mi è dispiaciuto: temevo rovinasse tutto, come spesso accade con i sequel forzati, ma la trama si inserisce alla perfezione nella serie e non ne rovina la storia.
Quel che mi ha lasciata un po' perplessa è la sua effettiva utilità. A conti fatti, non mi ha aggiunto gran che.
Non ha lo stesso appeal della serie madre o di Better Call Saul, spin off di incredibile successo.
C'è qualcosa di sottotono rispetto al resto. Tuttavia, ne consiglio comunque la visione, soprattutto per chi come me soffre di nostalgia, vorrebbe avere altri cento episodi di Breaking Bad nuovi da vedere e non si dà pace per la fine della serie tv.
Se siete anche voi in questo stato, correte a vedere El Camino, non ve ne pentirete. Il film è disponibile su Netflix.
Alla prossima recensione.
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