Jumping Jude di Lucy Lennox



Trama:
Jude: Raggiungere la vetta della classifica della musica country scatena la pazzia, e nessuno è più folle del mio ex. Purtroppo, le minacce di rivelare la mia omosessualità stanno aumentando. E qui entra in gioco la guardia del corpo dei miei sogni.
Probabilmente sarei infastidito da quella presenza costante, se la sua attenzione per il mio corpo non fosse così… ah… meticolosa. Adesso devo preoccuparmi di non rivelare la verità su di me davanti a milioni di fan se, in pubblico, non riuscissi a tenere le mani a posto.
Derek: Sono un ex-Marine trasformato in una specie di babysitter. Se sarò costretto a sentire Jude cantare un’altra volta la sua mega-hit Bluebell, potrei ucciderlo con le mie stesse mani, e dopo sei anni nelle Forze Speciali, so come utilizzare un’arma. Purtroppo, lo sa anche lui. Ma il suo arsenale include addominali scolpiti e corde vocali micidiali.
Ho affrontato pistole, coltelli, esplosivi, eppure è Jude Marian che potrebbe farmi finire in
ginocchio.


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Salve, Piume; non credo di avere mai scritto tante recensioni come in questo periodo, ma come ho accennato a qualcuno in questo periodo leggere e scrivere mi aiuta tantissimo, più di qualsiasi altro momento: mi concentro su nuovi luoghi, posti lontani, epoche passate e future, ed ecco che non sono a casa e per qualche ora al giorno non sono qui, tra quattro mura, l’ansia svanisce e i giorni passano molto più velocemente rispetto al solito. L’ultimo mese è stato pesante per tutti, lo immagino, quindi spero vivamente che questi commenti, il chiacchierare di libri possa in qualche modo tenervi compagnia e farvi passare dei momenti di serenità.
Detto questo, eccomi a parlare di un nuovo romanzo, una nuova uscita Triskell Edizioni: ho letto il secondo di questa serie, credo che mi sia sfuggito il primo, però sto adorando i fratelli Marian, le loro vicissitudini, i loro momenti e le loro storie d’amore che li portano a trovare le loro anime gemelle, anche se si ritrovano nelle situazioni più assurde e particolari.
Di questo terzo romanzo della serie ero molto molto incuriosita; il secondo l’ho apprezzato, ma quello di cui volevo leggere era il mondo della musica country, di Jude, scoprire che tipo di personaggio l’autrice ha creato. Insomma, la curiosità era tantissima.
Dunque, sono rimasta contenta di questo libro?
Diciamo a metà.
Lo stile di Lucy Lennox mi piace, il modo in cui alterna i pensieri, ma soprattutto come caratterizza i personaggi, quel connubio tra introspezione e ironia e l’alternarsi dei pov, l’ho veramente molto molto apprezzato. Allora cosa non mi ha convinto del libro? La trama.
Sono giorni che ho terminato questo romanzo, eppure ci ho riflettuto un po’ prima di scrivere la recensione.
Per quanto riguarda la trama non mi ha catturato come speravo, in alcuni punti l’ho trovata un po’ troppo affrettata, in altri invece giravano troppo attorno agli stessi pensieri, agli stessi problemi, senza però portare avanti la storia. Tra l’incontro, la convivenza e la nascita della storia d’amore tra Jude e Derek, nel mezzo c’è una sorta di ex fidanzato che minaccia di dire a tutti della sua omosessualità. La parte delle minacce, dell’essere in pericolo di Jude è un pochino confusa, l’ho trovata forse messa un po’ campata per aria. Nel senso che, all’interno del romanzo, la decisione si Jude di non dire di essere gay in un ambiente che non avrebbe potuto accettarlo ci può stare, idem vale per Derek, sia perché prima era un soldato e in seguito, quando è stato congedato, perché la sua famiglia ha una mentalità molto ristretta, pronta ad allontanarlo nel momento in cui verrebbero a sapere della sua omosessualità. E così, sia Jude che Derek cercano di tenere nascosto chi sono, il loro vero io, l’attrazione che hanno per le persone del loro stesso sesso. Questo fino a quando non si scoprono l’uno con l’altro e in seguito si innamorano.
La storia del loro trovarsi, del loro incontrarsi è lineare, abbastanza approfondita, affronta argomenti importanti, come l’omofobia in determinati ambienti, come se un cantante country o un soldato siano meno degli altri e giudicati a seconda di con chi vanno a letto.
Questi argomenti sono inseriti nelle riflessioni e nei discorsi dei due protagonisti, ben inseriti, pertanto non sono buttati lì a caso, però l’altra parte, quella delle minacce l’ho trovata veramente un po’ confusa, troppo veloce e per nulla approfondita.
Forse sono io un po’ pretenziosa, non saprei, comunque non sono riuscita ad apprezzare il libro al cento per cento.
Ha dei buoni spunti, uno stile che apprezzo e dei personaggi interessanti, eppure poteva articolare meglio la trama.
Un libro nel mezzo, che poteva dare di più.

Tre piume.



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