Vite In Bilico (Thirds Universe #1) di Charlie Cochet (Anteprima)


Trama:


Austen Payne, agente specialista di squadra (SSA) nei THIRDS per la Destructive Delta e operativo del TIN, ha visto il peggio di ciò che il mondo ha da offrire, fronteggiato killer letali e contribuito a rovesciare delle pericolose organizzazioni. Ma nulla lo terrorizza di più che innamorarsi. Dopo anni di lavoro sotto copertura, Austen è un maestro nel difendere se stesso e proteggere il proprio cuore, finché non conosce Osmond Zachary.


L’agente della Difesa dei THIRDS Osmond Zachary ha una famiglia numerosa che lo riempie di fin troppo affetto, eppure a volte c’è qualcosa che manca nella sua vita. Dopo aver conosciuto lo scontroso, sboccato e nervoso ghepardo teriano Austen Payne, Zach capisce esattamente cosa – o chi – sia. Purtroppo Austen sembra determinato a evitarlo a tutti i costi.


Quando Zach sventa un tentativo di omicidio, però, finisce nel mirino del killer e Austen diventa la persona più qualificata per tenerlo in vita. Zach spera che la crisi li farà avvicinare, ma Austen ha tutte le intenzioni di andarsene non appena sarà cessato il pericolo.


Il “vissero felici e contenti” non è fatto per uomini come Austen, ma Zach è determinato a dimostrargli il contrario…


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Quando si tratta dei libri della Cochet io non capisco più nulla; avevo delle altre letture prima di questo, una anche in corso, ho abbandonato tutto per leggere la storia di Austen e Zac. E sì, era da tanto che volevo saperne di più su questi due personaggi, sul loro rapporto, un approfondimento: credevo che la Cochet avrebbe scritto una sorta di racconto, non mi sarei mai aspettata un romanzo vero e proprio, e ora che ho avuto un assaggio di questi approfondimenti credo che non ne potrò più fare a meno.
L’altro giorno è venuto fuori un discorso sui personaggi secondari dei libri, che in alcuni casi risultano più interessanti dei protagonisti veri e propri; con i libri della Cochet accade proprio questo: per quanto io abbia amato Dex e Sloane, tutti i personaggi che ruotavano loro intorno, da Cael e Ash, fino ad arrivare proprio ad Austen, mi hanno incuriosito tantissimo, tanto che volevo sapere sempre di più su di loro, e da brava fangirl ho amato i libri che sono usciti con loro protagonisti.
Quindi quando ho scoperto che ci sarebbe stata una serie di libri, spin off, approfondimenti, chiamateli come volete, camminavo a tre metri da terra.
Austen è un personaggio che mi ha incuriosito sin dalla sua comparsa; inizialmente credevo fosse una sorta di elemento di disturbo per infastidire Dex, invece man mano che la storia prendeva forma, con tutti i suoi misteri e avvenimenti, mi sono accorta che aveva un ruolo specifico, un personaggio ben identificato che man mano, con l’andare avanti della storia, il lettore ha imparato a conoscerlo, ad amarlo e a collocarlo all’interno della trama principale. Però di lui si è sempre saputo ben poco, tranne il suo primo incontro con Sloan e da quel momento il legame che si è creato con il giaguaro teriano, ma soprattutto con i Thirds per i quali ha iniziato a lavorare.
In questo romanzo invece scopriamo il suo passato, la sua vita a casa e come mai ha innalzato intorno a sé un muro quasi invalicabile, un muro che fino a quel momento nessuno è riuscito a far crollare. Questo fino a quando non ha conosciuto l’orso teriano più dolce di cui abbia mai letto: Osmond Zachary il più piccolo di una serie infinita di fratelli, agente Thirds, e praticamente l’anima gemella di Austen, se solo quell’idiota di un ghepardo teriano se ne rendesse conto. O meglio se ne è reso conto, ma doveva solo arrivare al punto di ammetterlo.
Una storia semplice quella che abbiamo avuto tra le mani, un buon mix tra azione, giallo, romance ed erotico.
Austen e Zach sono una coppia stupenda, ma ho veramente adorato la famiglia del secondo, una grande e rumorosa famiglia; non so, pensavo a una versione carina e dolce e anche rumorosa di riccioli d’oro e gli orsi, dove Austen interpretava il ruolo di riccioli d’oro con la differenza che rimaneva a vivere per sempre con gli orsi.


Credo che sia la recensione più inutile che abbia mai fatto, ma le storie di Thirds in maniera o nell’altra si intrecciano tutte tra di loro, pertanto ripetere che amo la Cochet, che adoro le sue storie e che è riuscita a creare un mondo e delle storie estremamente articolate è solo un ripetersi, lo sapete.
Pertanto vi consiglio tantissimo questo libro, una lettura interessante, piena di azione e umorismo, come ogni libro dei Thirds, si alternano scene serie, drammatiche a momenti più comici.

Cinque piume.


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