Mi chiamo Pietro di Giacomo Assennato




Trama:


Antonio e Pietro. 
Pietro e Antonio. 
Una storia d’amore lunga una vita intera, già raccontata in "Dimmi chi sei". 
Questa novella è il punto di vista di Pietro, il suo realizzare che qualcosa non va, lo sgomento nel capire che quella vita che hanno sempre percorso insieme proverà a dividerli, suo malgrado, nell’ombra di un nemico invisibile. 
È l'inizio di un nuovo scoglio lungo il cammino dei due uomini, una svolta dolorosa che sconvolgerà la loro vita, ma non inciderà sulla loro unione.

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Salve, Piume, eccomi qui con una nuova recensione.
Anche questa è di un raccontino; lo so, non voletemene a male, ma ultimamente anche se ho tempo leggo poco, e inoltre ci metto un po’ a decidermi a scrivere le recensioni: la pigrizia è potente in me, sarà anche la bella stagione che si avvicina, l’essere stata tanto tempo a casa e ora ho solo voglia di prendere un po’ di aria e di sole in giardino senza pensare a nulla. Leggo sempre, cose a caso, ho una tbr che non seguo, ho alcune anteprime che non sono più anteprime. Ma lo sapete, alla fine arriva ogni recensione, di ogni libro che ho letto poi ve ne parlo, vi stresso e scrivo sproloqui per il blog. Poi lo sapete, con le altre ragazze lo stiamo pubblicizzando in ogni dove, ma abbiamo creato una piccola rivista di approfondimenti, articoli e interviste che si legano alle recensioni fatte su Piume di Carta, al tempo stesso è qualcosa a sé stante, su cui puntiamo molto, ma soprattutto che ci richiede del tempo e tante ricerche.
Dopo questo chiacchierare di cose che non hanno un legame con la recensione, eccomi qui a parlare di questo raccontino. Dei romanzi di Giacomo Assennato ve ne ho parlato, negli ultimi tempi ho partecipato a tutti i Review Party fatti per i suoi lavori, grazie a uno di questi ho scoperto questo autore.
Mi chiamo Pietro è un racconto legato al romanzo Dimmi chi sei (qui la recensione del libro), difatti Pietro è uno dei due protagonisti dell’altro romanzo, un personaggio che però il lettore conosce solo tramite gli occhi di Antonio, il suo compagno. Lo vediamo attraverso gli occhi del suo amante, attraverso le parole di Antonio e soprattutto attraverso quei sentimenti e quei ricordi che li hanno accompagnati insieme a lungo, per un’intera vita. Quindi noi di Pietro sappiamo tutto, sappiamo cosa gli piace, conosciamo i momenti belli e quelli brutti della sua vita, ma tutto questo il lettore lo ha scoperto dal punto di vista di Antonio. In questo racconto, che ripercorre momenti che nel libro sono solo descritti, attimi solo ricordati, conosciamo questo personaggio, veniamo a conoscenza del suo carattere, della sua vita e soprattutto dei suoi sentimenti per Antonio. Sentimenti che trapelavano anche nel romanzo, ma in questo caso sono detti da lui, dalla sua voce.
Mi chiamo Pietro è una storia d’amore e malinconia, è una lunga lettera d’amore in cui Pietro dà voce ai suoi sentimenti, a quei momenti passati con Antonio, dal momento in cui appena diciottenne lo ha conosciuto e se ne è innamorato. Questo racconto è una dichiarazione, lo sviscerare dei suoi sentimenti per il suo compagno, quell’uomo che lo ha accompagnato per tutta la vita. Sono i suoi pensieri, il suo dichiarare il suo amore, finalmente, dopo tanto tempo. Rivelarlo a tutti e a parole, non solo con i gesti.
Questo racconto è una poesia, lo stile dell’autore lo è: una poesia dove i pensieri, il passato, l’amore e anche la paura fluiscono tramite le parole toccando l’animo del lettore.
Questo racconto è anche la giusta conclusione, il completamento di un libro che era già perfetto, ma al tempo stesso lo ha completato, proprio perché ora abbiamo una visione di Pietro completa, non solo del Pietro malato, che ha perso i suoi ricordi, schiavo della sua mente. No, quello che abbiamo conosciuto è un Pietro ancora lucido, ma dove i primi accenni della malattia iniziano a bussare alla porta, spaventandolo.
Il finale mi ha fatto versare qualche lacrima, ma ormai penso che l’autore, se non mi fa piangere, non è contento; un finale che, per quanto amaro, è dolcissimo, perché mostra sempre tutto l’amore che lega i due personaggi.
Cinque piume.




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