Trama:
Cameron sta finalmente per lasciare l’odiata Florida e tornare in Illinois. Certo, partire non è facile: ha appena divorziato, il suo conto è a secco, e ad aspettarlo c’è una sorella che conosce appena. Vuole solo arrivare senza problemi a destinazione, ma i suoi piani vanno a rotoli quando investe Adam, uno studente in vacanza.
Adam è nei guai: dopo un weekend che lo ha lasciato al verde, coglie l’occasione al volo e convince Cameron a dargli un passaggio fino a casa.
Adam è sexy, sfacciato, tutto ciò che Cameron non ha mai avuto il coraggio di essere. Durante il loro disastroso viaggio, fatto di motel, fughe e fiori di ciliegio, il ragazzo lo trascina con sé in un mondo nuovo, per fargli riscoprire la gioia di una vita senza rimpianti.
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Buongiorno, Piume; luglio è quasi finito e io sto leggendo tantissimo. Ho affrontato alcuni libri che sono stati più una scalata difficile, altri invece mi hanno tenuta incollata alle pagine fino al mattino seguente.
Una delle storie che mi ha tenuta incollata l’ho terminata alcuni giorni fa e potete trovare la recensione sul blog; cosa posso dire, anche questo romanzo, Sakura Motel, mi ha veramente entusiasmato. I due libri in questione, oltre a essere a tematica MM, non hanno assolutamente nulla in comune: Leggero come il cielo è una storia di adolescenti, è una storia dolorosa, di crescita, ma parla anche di una malattia insidiosa che spinge ad annullarsi, a svanire man mano, mentre una vocina ti sussurra in continuazione che non vai bene in quel modo e l’unica cosa che puoi fare è non mangiare, per dimagrire ed essere più bello. Come ho detto il libro di alcuni giorni fa è stata una storia straziante, che mi ha lacerato pagina dopo pagina. Contrapposto, subito dopo, ho iniziato Sakura Motel, il primo approccio con queste autrici, di cui ho visto altri lavori, ma fino a ora non avevo mai letto nulla. Ed ecco una storia leggera, quasi scanzonata in alcune parti, eppure allo stesso tempo una storia che tocca argomenti importanti. Lo fa in maniera semplice, senza fiumi di angst e dolore, eppure ne parla bene. Perché affronta il divorzio, ma non solo, affronta i dubbi che hanno le persone, quel freno che le spinge a non vivere appieno la propria vita, tenendole ferme, ancorate in un luogo, ma anche pronte a fare quello che la società si aspetta da te, senza dare retta al cuore, all’istinto, al proprio essere.
Sia Cameron che Adam, i protagonisti di questo libro, sono due personaggi complessi, si incontrano o meglio scontrano per caso, mentre tutti e due sono diretti verso lo stesso luogo: Chicago. Entrambi hanno appena chiuso una relazione, certo in maniera differente: Cameron ha un divorzio alle spalle, mentre il ragazzo di Adam è scappato, lasciandolo in Florida senza nulla. Entrambi rimasti soli, desiderosi di andarsene da quel luogo, si ritrovano a viaggiare insieme cercando di allontanarsi il prima possibile dal sud del paese.
Eppure sin da subito, anche se entrambi hanno una rottura alle spalle, un passato più o meno doloroso, si vede come affrontano il mondo, gli eventi. Cameron è pieno di rabbia, pronto a scaricarla sulla sua ex, ricordando solo i momenti in cui hanno litigato, quando lei lo ha lasciato, senza pensare che forse anche lui ci ha messo del suo nella fine della loro storia.
Adam è giovane, ha diversi anni meno di Cameron, e un po’ per come è cresciuto, un po’ per carattere prende la vita in maniera più scanzonata, eppure allo stesso tempo in lui c’è tanta malinconia. Ci sono le ferite lasciate dal tempo, dalla solitudine, da quell’amore che ha provato, ma che non era corrisposto. Ci sono le ferite delle parole e del comportamento da parte di un uomo di cui si fidava, che invece gli ha fatto solo del male.
Sakura Motel è un romance molto leggero, una storia on the road dove i due protagonisti imparano a conoscersi, si trovano attratti l’uno dall’altro, ma non è solo questo: è anche una storia dove man mano imparano a lasciarsi il dolore alle spalle, i momenti negativi. Dove fanno un passo avanti verso il futuro, crescendo, rendendosi conto che gli errori si commettono in due e non da soli, soprattutto quando si vive una relazione di coppia.
Ho apprezzato la loro introspezione, i loro pensieri, il modo in cui ognuno di loro affronta la vita. Adam è proprio come lo hanno descritto inizialmente, una creatura allegra e colorata, sicuramente perfetto vestito di rosa, mentre Cameron, lui pur essendo il più grande tra i due, quello che dovrebbe avere più esperienza, è quello ancora molto inesperto sulle relazioni, su quello che desidera e prova, ma soprattutto sulla vita. È incastrato in un circolo dove sembra che l’essere adulti, avere degli impegni, blocchi tutto il resto, l’essere felici in primis, ma anche il volersi divertire, sperimentare, ma soprattutto uscire dai binari prefissati commettendo qualche follia di tanto in tanto. Il suo cercare di essere così serio, forse, è proprio quello che in parte lo ha reso infelice fino a quel momento, ed è servito un viaggio e un giovane ragazzo colorato a ricordargli quanto il mondo possa essere bello, come gli imprevisti.
Nonostante sin da subito siano attratti l’uno dall’altro, rimangono ben delineati, differenti, caratterizzati alla perfezione, con i propri pregi e difetti.
E anche gli altri personaggi di questa storia lo sono: la ex di Cameron, che appare poco, è comunque ben definita nelle sue scene; in parte la vediamo attraverso gli occhi dell’uomo, fino a quando man mano la patina che ha avuto davanti agli occhi, quelle colpe che non si voleva accollare svaniscono, e in quel caso vediamo una donna forte che ha compreso ben prima del suo ex che le cose tra loro non sarebbero andate.
E infine c’è un altro personaggio femminile che ho apprezzato; solitamente non li amo, forse perché io non li riesco a caratterizzare al meglio, eppure la sorella di Cameron è un personaggio interessante. Anche lei inizialmente la conosciamo solo attraverso i dialoghi con il fratello, con i suoi ricordi, ma man mano il lettore si renderà conto che inizialmente è una ragazza incinta e spaventata e in seguito, anche se continua a essere spaventata, una donna, una madre che ha preso in mano le redini della sua vita, e a un certo punto anche quelle del fratello.
Sakura Motel è un libro molto dolce, leggero, a tratti velato di malinconia, ma è anche una storia di un percorso che i due protagonisti intraprendono, non solo il viaggio verso Chicago, ma anche dopo, quello della loro vita, del prenderne in mano le redini e in seguito di ammettere i loro sentimenti.
Una lettura che mi serviva per tanti motivi, per far scivolare via le lacrime della lettura precedente, ma non solo, anche perché è leggera e dolce, scritta bene. Un libro che mi ha fatto fare pace con alcuni romance, dove in questo caso non c’era un antagonista fisico, ma le ombre di alcuni di loro, soprattutto la paura di lasciarsi andare, di soffrire nuovamente. E man mano, ogni miglio verso la loro destinazione finale, tutte queste paure vengono affrontate, le barriere abbattute, per poi arrivare a un punto di confronto, di maturità e crescita.
L’ho adorato, veramente.
Cinque piume per queste bravissime autrici.
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