Il romanzo è ambientato durante la Guerra Civile americana e narra due storie parallele. La prima è quella del soldato sudista Inman, che, dopo essere stato ferito e temendo di dover tornare al fronte, decide di disertare e fare ritorno al suo paese natale, dove l'aspetta l'amata. La seconda è quella di Ada, la fidanzata di Inman. Cresciuta nell'ambiente raffinato della buona società di Charleston, Ada è costretta a seguire il padre alla fattoria che quest'ultimo possiede a Cold Mountain. Tuttavia, alla morte del padre, Ada non ritorna in città, ma rimane a prendersi cura della fattoria e ad aspettare il ritorno di Inman
***
Buongiorno, lettori. Sebbene io sia in “vacanza”, o almeno il blog lo è, sono qui a scrivere questa recensione che leggerete a Settembre, mentre invece è l’11 Agosto.
Nei miei progetti, avreste dovuto leggerla prima della pausa, ma la vita si è messa in mezzo e mi ha fatta tardare.
Ma bando alla ciance e andiamo al sodo. Ritorno a Cold Mountain è un romanzo che non avevo in programma di leggere, perché avevo già visto il film tanti anni fa e non mi aveva colpita particolarmente.
Tuttavia, per un progetto che vedrà a breve la luce, ho dovuto farlo.
Devo ammettere che in effetti la lettura non mi ha molto entusiasmato. Ci sono lati positivi, come il fatto che il protagonista sia un sudista: ho riscontrato pochi libri che trattano direttamente un protagonista appartenente ai sudisti, mentre invece ce ne sono molti di più con protagonisti dell’altro fronte. Ovviamente, non voglio leggere romanzi con protagonisti i sudisti perché ne condivido le idee, ma soltanto perché mi piace, quando leggo di un determinato argomento, analizzare tutti i punti di vista (del resto sono una storica, capitemi!). Magari non ho trovato io i romanzi giusti, però, per cui se avete suggerimenti sono ben accetti.
Per quanto riguarda la storia, come per il film non mi ha affatto entusiasmata: più andavo avanti nella lettura più non vedevo l’ora di finire.
Non è un brutto libro, per carità, soltanto che non ha acceso alcuna scintilla in me, non mi ha trasmesso niente di niente.
Non sono nemmeno riuscita ad affezionarmi ai personaggi, e credo che il problema sia che ho trovato la narrazione un po’ piatta. Non so, forse non era il momento giusto? Eppure, come ho già detto, nemmeno il film mi aveva particolarmente colpita.
Lo vidi davvero tanti anni fa, per cui non saprei fare un parallelo tra libro e film, con le similitudini e le differenze, ma la base è comunque quella.
Se voi avete letto questo romanzo e siete in disaccordo con me, scrivetemelo qui sotto in un commento. Ho bisogno del confronto di altri lettori per capire cosa non ha funzionato tra me e questo libro e magari trovare il bandolo della matassa.
Forse, tra quelli che ho letto, non è il miglior libro ambientato durante la Guerra di Secessione Americana. Ma, se volete approfondire questo romanzo, rimanete sintonizzati, seguiteci sui nostri social ed entrate a far parte del gruppo su Facebook LSD: Leggere, Sognare, Divertirsi, in attesa del secondo numero della nostra rivista, in cui troverete il risultato di questo progetto cui vi avevo accennato poc'anzi.
Alla prossima recensione!
Commenti
Posta un commento