Murderbot di Martha Wells






Ogni aspetto dalla vita è dominato dalle grandi corporazioni, missioni interplanetarie comprese: è la compagnia, infatti, che le gestisce, rifornendole di tutto il necessario. “Tutto il necessario” comprende anche gli androidi di sorveglianza, che tutelano l’incolumità delle squadre d’esplorazione. Ma in una società in cui i contratti vengono aggiudicati al miglior offerente, la sicurezza non è esattamente in cima alla lista delle priorità. E così può capitare qualche imprevisto.

 



Per esempio qualcosa di strano succede su un lontano pianeta, dove alcuni scienziati stanno conducendo rilievi sulla superficie, convinti che l’Unità di Sicurezza con componenti organiche fornita dalla compagnia vegli su di loro. Murderbot, però, è riuscita a hackerare il proprio modulo di controllo, e si è accorta di avere accesso ai file multimediali di tutti i canali di intrattenimento. E così preferisce di gran lunga passare il suo tempo tra film, musica, serie tv, libri, giochi, piuttosto che dedicarsi a quegli incarichi noiosi e ripetitivi che non lasciano spazio al suo libero arbitrio. Dotata di una sensibilità tutt’altro che meccanica, Murderbot inizia un avventuroso viaggio alla ricerca di sé che la porterà a scoprirsi assai diversa da quello che i suoi protocolli avrebbero previsto.

 

Raccoglie i romanzi brevi Allarme rosso, Condizione artificiale, Protocollo ribelle, Strategia di uscita.

 


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Buongiorno, cari lettori. Tra i romanzi che abbiamo richiesto alla Oscar Vault e che ci ha gentilmente inviato, c’è Murderbot, di cui non sapevo assolutamente nulla.

Come spesso vi dico, mi piace non sapere nulla di alcune opere e scoprirne i segreti pian piano, leggendo.

Lo stesso è accaduto per questa raccolta di romanzi brevi, e devo dire che ne sono stata veramente entusiasta.

Partiamo dai personaggi: sembra incredibile, ma l’autrice è riuscita a caratterizzare benissimo personaggi che in realtà sarebbero inumani. Al di là della protagonista, che già di suo ha anche caratteristiche umane, troviamo altri elementi della storia che denotano una spiccata personalità nonostante siano macchine.

Più che mai in questo romanzo ho notato come le macchine abbiano sviluppato una propria personalità, una sorta di codice morale.

È stato interessante il fatto che, per la prima volta, questo fattore non mi sia parso inquietante ma piuttosto il contrario.

Sono entrata in sintonia con questi personaggi, cosa di cui mi sono molto stupita.

Ho amato anche le ambientazioni, questi luoghi futuristici così particolari e molto ben descritti.

Era facile immedesimarsi nella storia, immaginarne le ambientazioni proprio grazie a descrizioni così dettagliate.

Ho amato tutto, ho ritrovato la voglia di leggere fantascienza e ho scoperto un’autrice davvero molto brava.

Il libro è composto da quattro romanzi brevi, che sono tuttavia tutti collegati tra di loro e che vanno letti nell’ordine in cui appaiono, e non in ordine sparso.

Ve lo consiglio?

Sì, decisamente sì. È uno di quei libri che, nonostante io abbia già letto, ho deciso che comprerò il cartaceo, perché merita tantissimo.

Il romanzo è uscito il 1 Settembre. E voi, lo avete letto? Fatemi sapere se vi è piaciuto o cosa ne avete pensato con un commentino qui sotto.

Alla prossima recensione.




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