Review Party: Il giornalino di Gian Burrasca illustrato di Vamba (Tappa del 29 Ottobre)

 



Trama:

Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca per la sua propensione a combinare guai, è lo scalmanato figlio un notabilato fiorentino di inizio Novecento.

Il giorno del suo nono compleanno, riceve dalla madre un quaderno che utilizza come diario, per raccontare le sue avventure e sfogarsi quando è in punizione – quasi sempre. Già, perché, nei suoi continui tentativi di aiutare gli altri, finisce sempre per fare pasticci, tanto che il padre lo fa rinchiudere in collegio.

Ma anche in collegio Giannino ne combina di tutti i colori, nel generoso tentativo di aiutare i compagni in difficoltà. Tra denti cavati a ignari vecchietti, sedute spiritiche, segreti svelati, fughe e perfino un intrigo politico, Giannino vive un’infinità di esilaranti avventure.

E non illudetevi, alla fine del diario sappiamo che Giannino ne vivrà molte altre… 

Link acquisto: Il giornalino di Gian Burrasca


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Oggi mi sono ricordata come mai, tra i tanti libri per ragazzi di quando ero bambina, i miei genitori non mi hanno mai comprato quelli che facevano parte della loro infanzia: sapevano che non li avrei letti, è accaduto con molti dei classici della nostra tradizione, non li elencherò perché vi annoiereste. 
Gian Burrasca avevo provato a leggerlo da bambina ma non ci riuscii, da adolescente e anche lì ecco che alla fine ho mollato il libro; questa volta sono arrivata alla fine, ma non posso dire di essermi innamorata della storia. Il problema sicuramente sono io, perché chi lavora per la Maratta Edizioni ha fatto veramente un ottimo lavoro, la storia è ben editata e scorrevole, si legge bene. Ma per quanto possa far sorridere io quel ragazzino lo detesto.

Sorvolando sui miei sentimenti sul protagonista di questo libro, la storia fa sorridere, il giovane Giovannino, per cercare di aiutare le persone che ha intorno, la maggior parte delle volte, se non tutte, fa peggio e finisce in punizione. È un vero terremoto e forse... forse dovrebbe farsi gli affari suoi e fare il bambino, invece che cercare di fare l'adulto. 
Ma poi tutte queste sue situazioni, le decisioni che prende e tutto quello che accade è talmente comico e surreale che alla fine  mi sono dimenticata che io quel ragazzino lo sopporto poco.

Ho apprezzato il modo in cui è stato impostato il libro; non so come spiegarmi, ma è come se ci fosse stata una sorta di svecchiamento. Faccio un esempio: è come se fosse stato un libro in un'altra lingua e, dopo vent'anni e più, finalmente si rivede la traduzione per avvicinarla ai tempi moderni. 
In questo caso, anche se non troppo, c'è stata una revisione per fargli fare un salto nel presente, affinché un libro di più di un secolo si possa avvicinare ugualmente ai bambini di oggi, perché alla fin fine il target è per i più giovani.
Non stravolgere il libro mantenendo il suo essere, la sua ambientazione, eppure allo stesso tempo rinnovarlo in un certo modo è un lavoro ottimo, interessante, in alcuni casi rischioso, ma che dal mio punto di vista con questo lavoro è venuto fuori benissimo.
Il protagonista continua a non essermi simpatico, passano gli anni, ma il mio pensiero su di lui rimane uguale, eppure allo stesso tempo è come se una patina antica fosse stata tolta.



Una cosa che invece ho apprezzato tantissimo di questa versione sono i disegni al suo interno, realizzati da Aurora Stella, che sono veramente stupendi e dallo stile particolare. Disegni che mi hanno fatto sorridere e che rendono veramente allegra questa nuova versione di questo romanzo per bambini e non.

Insomma, quel piccoletto continua a irritarmi, ma credo che con questa versione mi sia un tantino più simpatico. 




Commenti

  1. Grazie di cuore! Sono contenta che i disegni vi siano piaciuti.

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    1. Ciao, i disegni sono stupendi.
      Anche il libro, ammetto che con lui ho avuto sempre dei problemi, però avete fatto veramente un ottimo lavoro.

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