Tracce di neve (Serie Page & Sommers #1) di Cat Sebastian




Una spia esausta e un traumatizzato dottore di campagna si uniscono per risolvere un delitto in una straziata Inghilterra postbellica.

James Sommers è tornato dalla guerra con i nervi a pezzi. Vuole solo ritirarsi nella tranquillità del paesino della sua infanzia e godersi la noiosa e ripetitiva vita del dottore di campagna. L’ultima cosa al mondo di cui ha bisogno è un affascinante sconosciuto che pare coinvolto nella prima morte violenta che il villaggio ha visto da anni. E di certo non è d’aiuto che quello sconosciuto sia anche l’unica persona che James abbia desiderato toccare da prima della guerra.

La guerra può anche essere finita per il resto del mondo, ma Leo Page è ancora impegnato a fare il lavoro sporco per una delle branche meno rispettabili dei servizi segreti. Quando il suo capo gli ordina di insabbiare un delitto, Leo non si aspetta di essere mandato in un paesino sonnacchioso della campagna inglese. Dopo una settimana trascorsa ad aiutare vecchie signore ad arrotolare matasse di lana e a flirtare con un bel dottore, Leo rischia di dimenticarsi chi è veramente e perché è lì. Rischia di provare cose che non dovrebbe provare. Una persona che cambia identità dopo ogni missione non può mettere radici da nessuna parte.

Mentre comincia a sbrogliare l’intrico dei segreti e delle menzogne che si annidano persino dietro le tende di pizzo di un tranquillo paesino inglese, Leo si rende conto che la verità che sta per scoprire influenzerà il suo futuro e quello dell’uomo di cui si sta inevitabilmente innamorando.

 



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Avete presente quel momento in cui fate resistenza? In cui non avete voglia di leggere un libro nuovo, un autore o autrice sconosciuti? Eppure, una volta che prendete il via, vi maledite per non averlo fatto prima, perché il romanzo che state leggendo è perfetto per quel momento.

È la stessa cosa che è accaduta a me con Tracce di Neve di Cat Sebastian, edito Triskell Edizioni. Non stavo facendo resistenza perché la trama non mi piaceva, ma perché sono nel periodo della consegna della tesi e leggere è diventato davvero pesante, perché non faccio altro e la sera vorrei soltanto staccare il cervello.

Eppure, una volta iniziata la lettura è stato letteralmente impossibile smettere. Mi sono trovata davanti una storia ben articolata, interessante, che conquista il lettore immediatamente e lo corteggia per tutta la durata della narrazione.

Tra l’altro, Tracce di neve non soffre la sindrome da romanzo introduttivo, dove si perde a volte troppo tempo per presentare i personaggi di una serie. È invece un romanzo dinamico, che evita troppi spiegoni e preferisce far conoscere i propri personaggi tramite l’azione diretta.

Ho adorato tantissimo il fatto che la parte romance non sia troppo pesante e che si amalgami bene con la parte investigativa.

Tra l’altro, Leo Page, uno dei due protagonisti, è sicuramente un personaggio che ha le carte in regola per far innamorare chiunque. Ha il fascino misterioso della spia ma è anche tremendamente umano, molto di più di quanto ci si possa aspettare riguardo a qualcuno che fa un lavoro come il suo.

James Sommers, l’altro protagonista, è un uomo pieno di cicatrici, ma a differenza di Leo le sue sono metaforiche e non reali. La guerra (che presumo sia la Seconda Guerra Mondiale, anche se nel libro ci sono pochi riferimenti temporali, forse l’unico vero difetto di questa storia) l’ha profondamente segnato, e tutto ciò che è violenza provoca in lui ricordi dolorosi e terrorizzanti.

Leo e James sono una coppia di personaggi davvero interessanti e non vedo l’ora di leggere altro con loro come protagonisti.

Vi consiglio Tracce di neve? Sì, assolutamente ne vale la pena, è un romanzo che merita di essere letto, soprattutto per gli amanti delle spy story, degli omicidi e degli intrighi che avvengono nei piccoli paesi di campagna.

Fatemi sapere se leggerete questo libro, se questa recensione vi ha incuriosito almeno un pochino con un commento qui sotto.

Alla prossima!





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