Il popolo dell’autunno di Ray Bradbury




Green Town, Illinois. Manca una settimana alla festa di Halloween, quando la sonnacchiosa cittadina viene sconvolta da un circo misterioso che sembra promettere l'avverarsi di tutti i desideri e l'eterna giovinezza. Saranno due amici tredicenni, James Nightshade e William Halloway, a sconfiggere le forze del Male e a riscattare le anime dell'intera comunità. Ma impareranno fin troppo presto a fare i conti con i propri incubi.


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Buongiorno, lettori! Torniamo indietro a qualche settimana fa, perché la recensione di oggi è in pieno mood di Halloween. Ma c’è un motivo se oggi vi parlo di questo romanzo, Il popolo dell’autunno, nonostante siamo un po’ in ritardo.

Il popolo dell’autunno è infatti il romanzo che ho letto nel mese di Ottobre per la mia challenge sulla letteratura statunitense e che ho terminato proprio il 31 Ottobre.

La scelta del romanzo è stata fatta a caso, perché non sapevo nulla della trama ma avevo deciso di concedermi un autore che mi ispirava particolarmente durante il mese del mio compleanno, e in effetti non solo era l’autore giusto, ma anche il romanzo giusto.

Infatti, il romanzo si svolge proprio ad ottobre, e i personaggi sono molto peculiari. Tutto il romanzo avviene in una sorta di sogno halloweenesco, dove sembra che la realtà sia sospesa, come se le vicende si svolgessero dentro una bolla.

Il romanzo non mi ha spaventata, tuttavia c’era una sorta di ansia palpabile che mi spingeva ad andare avanti in maniera spasmodica per conoscere la fine della storia, ma allo stesso tempo non volevo finisse presto perché il viaggio che stavo compiendo era meraviglioso da leggere.

Questo è un romanzo che ha delle atmosfere molto vivide, che riesce a far immergere il lettore a tal punto da creare nella sua mente un vero e proprio film. È, insomma, un libro davvero molto visivo.

La tematica del circo mi piace molto, e soprattutto che i membri di questo circo non sembrino strani per essere appunto artisti erranti, ma perché c’è qualcosa di sinistro nel loro atteggiamento, nel modo in cui si pongono... Ho trovato geniale l’idea dei tatuaggi in movimento che ha uno degli antagonisti: l’autore riesce a rendere perfettamente quanto questi siano ipnotici, quanto siano caratterizzanti.

È difficile scrivere questa recensione in quanto il libro è più una raccolta di immagini e sensazioni (molto più che altre opere) e nel descriverle rischierei di rovinarvi molto l’atmosfera, per cui credo che mi fermerò qui e vi consiglierò semplicemente di andare a leggerlo.

Una piccola noticina riguarda il titolo in originale, che io ho sempre trovato estremamente poetico e che mi piace molto di più di quello italiano, ossia Something wicket this way comes. Non so, ma è così musicale ed evocativo che basta solo lui a farvi capire come sarà la storia che si trova racchiusa in quelle pagine.

E voi, avete mai letto questo romanzo? Fatemelo sapere con un commento qui sotto, così possiamo discuterne insieme.

Alla prossima recensione.




Commenti

  1. Ray Bradbury è un autore che mi piace tantissimo, ha la capacità magica di catturarti con le sue storie e desiderare che non finiscano mai. Alcune delle sue storie migliori, come questo libro, hanno poi questa atmosfera sognate e nostalgica che ti sembra di stare lì con i protagonisti. Ti consiglio di recuperare anche il drago mondadori dedicato a questo autore, c'è un sacco di materiale interessante.

    P.S. Sapevi che da questo romanzo la Disney negli anni 80 produsse il suo unico film a tinte orrorifiche? E che alla sceneggiatura ha collaborato lo stesso autore? Praticamente oggi la società ha fatto terra bruciata intorno al film , ma non è un cattivo esperimento. Ti consiglio di recuperarlo se puoi.

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  2. Il Drago Mondadori mi fa moltissima gola, quindi penso proprio che prima o poi finirà nei miei acquisti. Avevo sentito parlare del film, ma non ho mai approfondito. Mi piacerebbe recuperarlo ora che finalmente ho letto il romanzo, per cui penso che prima o poi lo farò.
    Di lui avevo letto Fahrenheit 451 e lo avevo adorato, quindi dopo questo credo proprio che come autore sia nelle mie corde :D.

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