RECENSIONE Review Tour: Doppio Strato di Eliana Matania Ruggiero (26 novembre 2020)

 



Trama:

Paolo a trentasette anni vive a Omegna, una cittadina piemontese che affaccia sul lago d'Orta, insieme alla madre anziana che accudisce da quando il padre è morto.

È un insegnante precario di lingue e si barcamena tra supplenze a scuole medie e licei, lezioni private e qualche ora presso un istituto di lingua tedesca.

È un uomo tendenzialmente solitario, dall'aspetto comune e dal carattere chiuso come un riccio. Un omosessuale, oramai single da sette anni, che nasconde a tutti la sua natura, tranne che alla sua migliore amica, per evitare qualsiasi tipo di eventuale problema che, lui è convinto, peggiorerebbe solo il suo stato di insegnante non di ruolo.

Ma Paolo nasconde anche altro, perché sotto pseudonimo scrive romanzi d'amore. In quei momenti, quando batte le dita sulla tastiera, lui riesce a esprimere quel cuore romantico che non è mai riuscito a mostrare a nessuno, e a volare con la fantasia immaginando un amore profondo e passionale, che non ha provato neanche con il suo ultimo fidanzato, e al quale crede di non essere destinato.

Un giorno Alessandro, il figlio venticinquenne di una coppia di vicini, tornato a vivere a Omegna di recente e che lui ebbe come allievo durante l'ultimo anno di liceo, gli chiede di dargli ripetizioni di tedesco avendone bisogno per il suo lavoro.

Paolo accetta, ma ben presto le ore trascorse con quel giovane e aitante bar tender, dal sorriso solare e dalla personalità travolgente, diventeranno per lui croce e delizia, combattuto tra un'innegabile attrazione e la certezza di non avere alcuna chance.

Può un uomo all'apparenza freddo come un iceberg avere qualcosa in comune con un ragazzo allegro che sprizza energia da tutti i pori?


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Il 15 novembre è uscito su Amazon il nuovo libro di Eliana Matania Ruggiero. Pur avendo recensito altri suoi lavori sul blog, questo è il primo di cui mi occupo io. Quando è arrivata la richiesta ero indecisa; di tempo per leggerlo ne ho avuto ma, come ormai ripeto in ogni recensione, sto cercando di recuperare altri libri che mi porto dietro da un po’ e che ho accumulato in questi mesi. Quindi, prima di prendere altre cose, cercavo di leggerne un po’, ma credo di essere una sorta di accumulatrice compulsiva quando si tratta di libri.

Discutendo con le altre ragazze del blog, che sono tutte un po’ nella mia stessa situazione, Serena mi ha detto: “Lei scrive veramente molto bene, ho letto un suo libro e secondo me merita.”

Ci vuole poco per lasciarmi convincere, ma più che altro mi serviva anche una lettura breve, più leggera, da leggere tra un libro e l’altro. I thriller, alcuni, mi mettono addosso tanta angoscia e non posso e non voglio leggerne uno dietro l’altro.

E così mi sono immersa nella lettura di questo gay romance ambientato nella provincia italiana, e devo dire che mi è piaciuto e anche tanto.

Prima di tutto ho veramente apprezzato lo stile dell’autrice: scorrevole, ricercato, eppure allo stesso tempo rende le lettura leggera.

Ha costruito una storia semplice, molto introspettiva, in alcuni casi decisamente malinconica, eppure dolce.

Paolo è un personaggio che per un verso ho trovato molto affine, almeno caratterialment, ma è anche un personaggio che rappresenta molti altri. Ho visto e sentito molte persone che sono tornate a casa per stare vicino ai genitori, è un comportamento decisamente normale, anche se delle volte queste persone sono costrette a fare delle rinunce.

E nei pensieri di Paolo, nella sua malinconia, anche se non sembra provare nessun tipo di rimpianto, ho trovato tantissima realtà. Allo stesso tempo, però, si avverte, in ogni parola, pagina dopo pagina la sua solitudine, il suo trincerarsi dietro una barriera e il brutto carattere e tutta una serie di abitudini di ogni giorno, per paura di soffrire di nuovo. Paolo per un verso è un personaggio dal carattere forte, però c’è l’altro lato della medaglia, quella fragilità che non vuole mostrare e la sua paura di rimanere da solo.

I suoi desideri, i suoi sogni, li mette in quei romanzi d’amore a tematica gay che scrive. In quelli si permette di sognare, questo fino a quando non incontra Alessandro.

Alessandro ha diversi anni in meno di Paolo, è un suo ex studente, e per quanto inizialmente non si noti, lui si porta dietro diverso dolore e senso di colpa.

Alessandro è tornato a casa perché stanco di andare in giro per il mondo, perché pensa che sia ora di tornare a casa e fermarsi, e con la scusa che i genitori si vogliono ritirare prende lui in mano il bar di famiglia.

Dal momento in cui si incontrano di nuovo, ecco che si dipana una storia, un intreccio tra presente e i ricordi del passato, di una sorta di amore che per Paolo nasce man mano, cercando di far crollare ogni sua barriera, mentre per Alessandro è decisamente più complesso, perché si porta dietro quei sentimenti da quando era solo un ragazzino. Lui, sin da adolescente, ha sempre visto dietro la barriera che si è costruito Paolo, forse perché ha avuto la fortuna di sapere cose che gli altri non sapevano.


Mi è piaciuto il modo in cui è stato costruito questo romanzo, anche se mi urta sempre un po’ un unico pov. Arrivata quasi alla fine mi sono detta tra me e me: certo però qualcosa anche dal punto di vista di Alessandro non ci starebbe di certo male, e alla fine sono stata accontentata.


Doppio strato è un romance molto dolce, leggero, eppure al tempo stesso affronta argomenti importanti. Non tutti riuscirebbero a prendere la decisione di rinunciare ai propri sogni per la famiglia.

Poi c’è la questione dell’omosessualità in un piccolo centro, in un paesino: come si dice, il posto è piccolo e la gente mormora, e pur non vergognandosi di quello che è, di chi ama, Paolo non vuole sbandierare il suo orientamento in giro, per paura delle voci, ma anche per via del suo lavoro. La mentalità arretrata è sempre un bel problema, ma tutti questi dubbi svaniscono nel momento in cui si innamora veramente. Nel momento in cui invece di rimanere in bilico, in un limbo, facendo passare un giorno uguale all’altro, grazie anche ad Alessandro prende in mano le redini della sua vita.


Non è un romanzo lunghissimo, anche sul reader, poi scorre via con una grande facilità, però è un libro che rimane, che lascia veramente tante cose al lettore. Smuove tantissime corde e tantissime emozioni e fa riflettere.

Serena aveva ragione, Eliana Matania Ruggiero scrive veramente molto molto bene e questo libricino ne è la dimostrazione.

Cinque piume, consigliatissimo.





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