Il giorno del matrimonio di Paul e Vince è ormai vicino, ma tra amici intriganti, una famiglia affettuosa ma strana e nuovi amori a sorpresa, la cerimonia semplice a cui tanto aspirano sembra irraggiungibile. Senza contare che una certa drag queen non ha proprio idea di cosa sia un normale addio al celibato. In mezzo a tutta questa confusione, riusciranno i nostri eroi a scrivere le loro promesse di matrimonio?
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Buongiorno, lettori. Oggi torniamo a parlare di Klune, con il romanzo Finché non sei arrivato tu, sequel di Dimmi che è vero e La Drag Queen e il re degli Homo Pomp.
In questa storia tornano protagonisti Paul e Vince, che so in procinto di sposarsi, mentre sullo sfondo abbiamo Sandy e Darren e l’evoluzione del loro rapporto di amore/odio (che ora è più amore che odio).
Devo dire che a me la scrittura di Klune piace tantissimo, infatti se posso cerco di seguire tutte le sue uscite, tuttavia nonostante abbia amato Dimmi che è vero, già dal secondo libro ho cominciato a soffrire un po’, come anche per questo terzo.
Non perché la qualità sia peggiorata o perché la storia non mi sia piaciuta, ma perché lo stile comico non fa per me.
E voi direte: allora perché hai voluto leggerlo? Perché il primo romanzo in realtà mi era piaciuto tantissimo, non mi aveva dato fastidio la comicità esagerata. Poi, non sono riuscita a resistere e dovevo continuare la storia, sapere come sarebbe andata avanti.
Non è che mi dia fastidio il modo in cui si racconta la storia, ma a volte quando le battute assurde cominciano a susseguirsi per una grande quantità di righe, non vedo l’ora che la smettano e arrivino al sodo per dirmi cosa succede concretamente.
Sicuramente questo accade perché, come dicevo, è il genere a non fare per me.
Tuttavia, Finché non sei arrivato tu mi è piaciuto molto a livello di tematiche: soprattutto l’insicurezza di Paul, minata da anni in cui si è sentito rifiutato o non amato per quello che era.
Nonostante sappia che Vince lo ama e che non andrà da nessuna parte, teme ancora di vederlo scappare via, che se ne vada prima delle nozze, che tutto quello che hanno vissuto finora non sia altro che un bellissimo sogno, ma destinato a finire presto.
Mi piace che il suo percorso di presa di coscienza verso se stesso non sia stato immediato: nonostante stia con Vince, che è un uomo bellissimo e che molti considerano fuori dalla sua portata, Paul non ha improvvisamente superato tutti i suoi traumi, ed è giusto così. Tuttavia, sta imparando, più che a farsi accettare dagli altri, a farsi accettare da se stesso. D’altro canto Vince, nonostante la sua bellezza e avvenenza, è un personaggio dolcissimo e molto ingenuo, che compensa il sarcasmo di Paul, rendendoli perfetti insieme.
Insomma, ho trovato questo romanzo molto bello dal punto di vista dei contenuti, un po’ meno nella forma, ma sono comunque propensa a dare quattro piume, perché oggettivamente la qualità è presente ed è una storia bellissima.
Menzione speciale per Charlie, che è sempre un personaggio adorabile e qui ancora di più.
E voi, aspettavate questo terzo volume con ansia? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto.
Alla prossima recensione.
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