RECENSIONE Drive-In - La trilogia di Joe R. Lansdale




Immaginate il più grande drive-­in mai esistito: l'Orbit. Siamo in Texas, è un venerdì sera e l'Orbit è stipato di gente che sgomita per popcorn e coca­cola, pregustando la Grande Nottata Horror. Ma sul più bello, il drive­in stesso si trasforma in un film dell'orrore: gli spettatori diventano gli involontari ed esterrefatti protagonisti di un incubo orchestrato dal mostruoso Re del Popcorn, sintesi delle peggiori conseguenze dell'ossessione al consumo. E se in "Drive­in 2" vediamo i personaggi sopravvissuti aggirarsi in un paesaggio irriconoscibile, "La notte del drive-in 3" ci catapulterà definitivamente in un microcosmo ancora più delirante, un mondo di misteriose e inclassificabili meraviglie, in cui ci si imbatte in inondazioni di proporzioni bibliche, in un pesce gatto che aspira a ingoiarsi la balena di Giona e in una schiera di creature oscure, di una malvagità paragonabile solo a quella dell'essere umano al suo peggio


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Buongiorno, lettrici e lettori. Oggi vi parlo di un romanzo che non vedevo l’ora di leggere. Anzi, mi correggo, una trilogia di romanzi, che io posseggo nella versione riunita edita Einaudi.

La trilogia del Drive-In è composta da “Il Drive-In”, “Il Drive-In 2” e “La notte del Drive-In 3”. Ogni romanzo è un assurdo viaggio a volte non sempre sensato.

Ma partiamo dalle premesse: siamo in Texas e all’improvviso una cometa rossa passa sopra un Drive-In, e da quel momento in poi chiunque era all’interno non può più andarsene e cominciano ad accadere cose strane, inquietanti e allucinanti.

La trilogia spazia dal genere assurdo all’horror allo splatter, con una narrazione incalzane che non solo sa intrattenere il lettore, ma che fa macinare pagine e pagine senza nemmeno rendersene conto.

Tutto viene raccontato in prima persona, da Jack, il nostro protagonista, un ragazzo apparentemente come tanti che si trova catapultato in un mondo assurdo.

Jack non è sempre lucido mentre racconta cosa gli avviene intorno, ma anche questo fa parte del fascino dei romanzi.

Quello che mi è rimasto impresso, soprattutto nel primo volume, è la critica che fa l’autore al consumismo sfrenato, racchiusa nel personaggio de Il Re del Popcorn, principale antagonista: una creatura mostruosa che soggioga gran parte degli abitanti del Drive-In, un mostro raccapricciante che però non possono fare a meno di adorare.

La cosa che mi ha colpito in generale in tutti e tre i romanzi è la sensazione continua di essere come in un sogno, ma non come mi era accaduto precedentemente in altre letture. Di solito, avviene perché la narrazione sembra surreale, quasi magica. Qui, tuttavia, la cosa è diversa.

Infatti, la narrazione sembra delirante, vengono inseriti elementi assurdi apparentemente apparsi dal nulla, che magari sembrano non avere senso in quel momento.

Ricorda proprio un sogno dove gli elementi si sovrappongono a caso senza che voi riusciate a capire perché, come, da dove arrivino.

Tuttavia, proprio come nei sogni, alla fine hanno un senso tutto loro, funzionano e ruotano come dei marchingegni perfetti che contribuiscono a far muovere la macchina del romanzo.

Ve lo consiglio? Nì.

Mi spiego meglio: io ovviamente ho amato questa lettura e credo di esseri innamorata dello stile dell’autore tanto da voler proseguire nella lettura di tutti i suoi volumi. Tuttavia, non lo consiglio a chiunque perché è una lettura molto particolare.

In generale, se non siete fan delle letture inquietanti forse non è il libro che fa per voi. E anche se preferite leggere storie più verosimili, concrete, lineari.

Poi, ci sono alcuni “trigger warning” all’interno del romanzo che potrebbero davvero dare fastidio al lettore per cui dovete essere consapevoli di quello che state per leggere. Se non avete troppa paura degli spoiler e volete sapere se ci sono elementi che vi daranno troppo fastidio, potete scriverlo in un commento qui sotto e provvederò a darvi qualche dritta (sempre segnalando lo spoiler, per non rovinare la lettura a chi invece non vuole conoscere nulla in anticipo).

Detto questo, se vi sentite pronti per iniziare questo viaggio, allora io vi dico di premere più forte che potete sull’acceleratore e di lasciarvi trasportare da questa assurda, allucinante storia.

Ovviamente, per quanto mi riguarda, merita 5 piume.

Alla prossima recensione.




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