RECENSIONE Come un gabbiano di Eliana Matania Ruggiero




Cosa accadrebbe se un trentacinquenne ischitano, solitario e taciturno, si ritrovasse in compagnia di un ventunenne milanese, chiacchierone e vivace?

Andrea vive e lavora a Ischia, l’isola amata da molti turisti, dove è nato e ha vissuto fino ai dieci anni, e dove ha deciso di ritornare all’età di venticinque, nella speranza di ricostruire una vita che vede disintegrarsi dinanzi ai suoi occhi, senza riuscire a far nulla per impedirlo.

Prigioniero nell’anima, anche se circondato dal mare aperto, Andrea passa le sue giornate lavorando come cameriere in un ristorante e quasi tutte le notti a pescare sul vecchio pontile di Forio, pur di star lontano da quella casa in cui si sente soffocare ma che, per un contorto senso di responsabilità, non riesce ad abbandonare.

A disturbare le sue tranquille notti al pontile, come le giornate lavorative al ristorante, arriva però Daniele, un turista milanese chiacchierone, che lo fa impazzire chiedendogli i cibi più strani e che passa il suo tempo a meditare e leggere proprio dove lui ama pescare.

Per quale motivo quel ragazzino snob e dai gusti per lui discutibili lo assilla e non lo lascia in pace? Andrea non lo sa, pur avendo l’iniziale impressione d’averlo già conosciuto e, resistendo alla tentazione di usarlo come esca, sopporta la sua presenza.

Può quella che sembra una spina nel fianco trasformarsi in qualcosa di piacevole e permettergli di tornare a volare?



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Buongiorno e buon inizio settimana, lettori! Oggi vi parlo di un libro appena uscito - Sabato 13 Marzo - per Triskell Edizioni: Come un gabbiano di Eliana Matania Ruggiero.

Questa autrice era già apparsa tra le nostre pagine, un’autrice che ho apprezzato tanto, per cui non potevo non recensire anche questo nuovo lavoro.

Devo subito dire che la sensazione positiva qui trova nuovamente conferma, perché ho amato questo romanzo.

Partiamo dall’elemento principale, ossia la trama: ho trovato l’inizio davvero interessante, in quanto veniamo a conoscenza dei due personaggi principali ben prima che la storia effettiva abbia inizio. Questo mi ha messo grande curiosità, ha subito colpito l’attenzione.

La storia ha un buon ritmo, non è mai ripetitiva e non ha parti inutili, a mio parere.

I personaggi, poi, sono davvero fantastici e ben caratterizzati: di Daniele, il protagonista più piccolo, ho particolarmente amato la perseveranza, sebbene la sua giovane età a volte lo porti a comportarsi in modo avventato. Per quanto riguarda invece Andrea, a volte la sua sindrome da crocerossina mi faceva venire voglia di scuoterlo fino a farlo ragionare. La vita di Andrea è completamente ferma a causa del suo senso del dovere verso una persona che non ama più, ma che non riesce ad abbandonare. La spirale distruttiva di Filippo, questo è il suo nome, trascina anche Andrea, che di fatto rinuncia a vivere nella speranza di salvare l’altro dall’autodistruzione. 

Daniele e Andrea insieme funzionano tantissimo, perché sono complementari: uno è giovane, l’altro più maturo. Uno è libero, un po’ incosciente e appassionato; l’altro è bloccato, cauto e timoroso.

Questo permette ad entrambi di prendere il meglio dell’altro, di amalgamarsi e di migliorarsi a vicenda.

Insomma, questo romanzo è proprio una bellissima storia d’amore, non solo verso qualcun altro, ma anche verso se stessi, nell’imparare a non rinunciare alla felicità per colpa degli altri.

Ve lo consiglio? Assolutamente sì, tra l’altro è disponibile su Kindle Unlimited e quindi compreso nell’abbonamento senza costi aggiuntivi, per cui non dovreste proprio lasciarvelo sfuggire.

C’è un romanzo che vi ha fatto venire voglia di scuotere i protagonisti per farli ragionare? Fatemelo sapere con un commento qui sotto.

Alla prossima recensione.





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