RECENSIONE Review Tour: La nave sepolta di John Preston (Tappa del 9 aprile)




Trama

Inghilterra, estate 1939. Quando Edith Pretty, affascinata dalle leggende locali che parlano di un tesoro vichingo sepolto nella sua terra, decide di contattare l'archeologo autodidatta Basil Brown, non sa che sta per dare inizio a una delle più straordinarie avventure archeologiche del Novecento. Presto gli scavi riveleranno il gigantesco scheletro di un'antichissima nave funeraria appartenuta a un sovrano anglosassone, che richiamerà l'interesse degli accademici più blasonati. Uniti dalla passione per l'archeologia e da un sentimento delicato e profondo che li lega l'uno all'altra, Basil e Edith lotteranno per proteggere la loro scoperta. Ma la Seconda guerra mondiale incombe e gli scavi si trasformeranno in una corsa contro il tempo, soprattutto quando dalla terra emerge qualcosa di ancor più stupefacente...


Link acquisto: La Nave sepolta


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Siamo alla chiusura di questo Review Tour e io sono decisamente elettrizzata nel parlarvi un po’ di questo romanzo.

Il libro scritto da John Preston è ispirato a una storia vera, un evento accaduto nel 1939 in Inghilterra; il libro, che la Salani Editore ci ha gentilmente inviato per poterlo recensire, è uscito in Italia il primo di Aprile, mentre su Netflix è già disponibile da alcune settimane il film tratto da esso.

Un grazie anche a Simona de Il mondo di SimiS perché mi permette di leggere queste perle e organizza eventi interessanti.


Ero curiosa di questo romanzo, anche dopo aver sentito alcune persone che hanno studiato archeologia che sembravano dubbiose riguardo al libro e a come l'autore aveva parlato degli scavi di Sutton Hoo e della nave romana che vi è stata trovata, ma soprattutto per come narrava la scoperta: aveva scritto un romanzo di avventura o riportato gli eventi proprio come sono andati?


Una mia amica ha una newsletter che parla di archeologia, ma soprattutto di scavi illegali, e in uno degli ultimi articoli accennava a come il personaggio di Indiana Jones, esaltato dagli spettatori e osannato come grande archeologo e avventuriero, portando anche a desiderare di salvare il patrimonio artistico del proprio paese, allo stesso tempo sia una figura dannosa per chi studia realmente archeologia. Perché, diciamocelo, puoi chiamarlo con l’affascinante nome di cacciatore di tesori o avventuriero, ma alla fine il buon Indy era alla stregua di un tombarolo. Tornando al libro, c'è chi pensava che la storia potesse essere impostata in maniera avventurosa, una sorta di caccia al tesoro con la parte dedicata agli scavi trattata in maniera superficiale.

Da qui torniamo alla nostra recensione; il libro che ho terminato di leggere più che un romanzo sembra essere un mix tra un diario di scavi e quello che vi accade giornalmente, e un percorso verso una sorta di consapevolezza e accettazione dei personaggi principali.

Come ho detto il romanzo parla di una serie di eventi accaduti realmente che ruotano intorno agli scavi archeologici di Sutton Hoo, e a fine lettura ho fatto un po' di ricerche in giro per il web sia per curiosità personale e sapere di più di questi scavi, sia per capire quanto fosse accurato il libro nella sua narrazione.

Alla fine della storia ero un pochino perplessa; probabilmente mi aspettavo qualcos'altro, come nell'immaginario comune una sorta di storia veramente all’Indiana Jones, dove oltre gli scavi ci fosse un mistero da svelare, elementi soprannaturali e quant’altro. Però mi rendo conto che sono io a essere partita con il piede sbagliato, nel senso che mi ero fatta tutto un film mentale, quando invece la storia tratta di altro, perché è ripresa da un avvenimento accaduto realmente e l'autore è stato estremamente fedele nel raccontare gli eventi.

Come ho detto, è una sorta di diario di quanto accaduto, raccontato dalle voci dei protagonisti, un percorso verso un finale interessante.

Pur non essendo la storia che avevo immaginato, ho pensato che quello accaduto è stata una battaglia per gli scavi, per avere il diritto di scoprire cosa c’era in quel luogo. Non un duello e una fuga rocambolesca, ma avvenimenti molto più semplici, che mostrano il lato meschino e il desiderio di arricchirsi delle persone.


La nave sepolta è stata una lettura inaspettata, un libro che mi ha fatto riflettere su diversi argomenti. Dal collegamento alla newsletter di cui vi ho parlato sopra, al come le persone sono pronte a tutto pur di arricchirsi e raggiungere fama e potere.


John Preston ha fatto un ottimo lavoro, percorrendo la storia dei protagonisti, ma anche il modo in cui è stata scoperta questa nave e quanto è avvenuto dopo.

Il lettore sente le voci narranti raccontare la loro storia, come se tutti fossero intorno al fuoco e i protagonisti della storia riportassero a galla ricordi lontani: le lunghe giornate di fatica sotto la pioggia a scavare, le prime delusioni, con la consapevolezza che in quelle tombe poteva già esserci arrivato qualcun altro con scopi meno nobili. Riportano a galla le loro paure, la fatica e la speranza che poteva essere ripagata con il nulla, o con tutto.


Il libro di Preston è un romanzo che consiglio, un libro con una scrittura fluida e scorrevole, che trascina il lettore tra le sue pagine, prendendolo per mano e accompagnandolo per la campagna inglese poco prima che scoppi la Seconda Guerra Mondiale. C’è paura nell'aria, il tempo sembra essersi fermato, sono in piena estate e nessuno sa cosa sta per accadere, eppure allo stesso tempo, anche se gli eventi del mondo stanno per stravolgere le vite di tutti, in quel piccolo angolo di Inghilterra c’è fermento, speranza e attesa. Come se il tempo si muovesse in maniera differente.

Bellissimo libro e consigliatissimo.

Quattro piume per lui.






Commenti

  1. Ho adorato il fatto che tutte abbiamo avuto lo stesso disagio iniziato il libro, nel senso che ci aspettavamo un romanzo ed invece non era così. Però poi siamo rimaste ugualmente affascinate dalla scrittura e dalla scoperta in se. Felicissima di leggere questa bellissima recensione e contenta che ti sia piaciuto. Alla prossima mia cara ;)

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    1. Seriamente, pensavo di leggere qualcosa all'Indiana Jones. Però è stata una lettura interessante.

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  2. Ottima recensione Erika. Anche a me ha suscitato tanta curiosità questo libro. Sono andata a cercare le differenze tra ciò che è accaduto veramente durante gli scavi e ciò che ha raccontato l'autore sugli eventi. Un romanzo affascinante. A presto!

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    1. Sì, anche io ho fatto un po' di ricerche, ma soprattutto perché un paio dia miche archeologhe erano poco convinte, quando escono libri del genere li prendono sempre con le molle, pensando che stravolgano tutto.

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  3. Una recensione bellissima davvero. Molto ricca. Come Simo ha già detto, all'inizio tutte ci siamo trovate smarrite, ma la storia della passione di questo archeologo dilettante ci ha appassionato.

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    1. Grazie!
      Sì, immaginavo tante altre cose per questo libro, ma non sono rimasta delusa, quindi è stata una buona lettura.

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  4. Tutte concordi sulla "sorpresa" di questo libro. Però una fortuna che si sia rivelato comunque interessante e coinvolgente

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    1. Concordo, sono felicissima che, anche se mi aspettavo tutt'altra cosa, alla fine mi abbia conquistata lo stesso.

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