RECENSIONE #GiovedìFilm: Raya e l'Ultimo Drago (Film 2021)

 

 

500 anni fa la nazione di Kumandra univa popoli differenti sotto il pacifico presidio dei Draghi. Finché i Druun, entità malvagie, non si sono diffusi tra gli uomini, agevolati dalla loro cupidigia e discordia, finendo per trasformare ogni forma vivente in pietra. Solo il sacrificio dei Draghi permise all'umanità di salvarsi: il segreto del loro potere è rimasto racchiuso in una gemma magica, unica arma di difesa contro i Druun. Oggi Kumandra non esiste più, divisa tra nazioni belligeranti, che corrispondono ad altrettante "parti" del drago: Zanna, Artiglio, Cuore, Dorso e Coda. Raya, principessa di Cuore, prova a tendere la mano verso Namaari, giovane figlia della regina di Zanna, ma la fiducia in quest'ultima porterà a una terribile disgrazia e al ritorno dei Druun.


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Diciamocelo, è strano. Un film che è in lavorazione dal 2018 (quindi ben prima della pandemia), ma che sembra stato scritto pensando al periodo storico che stiamo vivendo. C'è una catastrofe mondiale, c'è una popolazione divisa, c'è una protagonista che cerca di salvare il mondo e che strada facendo capisce che senza collaborare non si combina molto. Dopo anni di seguiti e remake in live-action la Disney (non Pixar) torna con una storia originale e colpisce alla grandissima.


L'inizio è particolare: in media res, con un'ambientazione che sembra uscita da Mad Max, e una brevissima spiegazione sulla situazione. Poi vedi comparire Raya a bordo di un improbabile armadillo gigante, e capisci che non ce n'è più per nessuno, sei già conquistato. Da lì in poi è un crescendo di personaggi, luoghi e situazioni talmente frenetico e caotico che non c'è quasi il tempo di fare pause. L'impressione generale è che alla Disney abbiano preso elementi da altre opere, ma siano stati capaci di ammalgamarli così bene da farne una cosa loro: ci sono i draghi scomparsi (stile Fairy Tail), ci sono varie nazioni in lotta tra loro (stile Avatar: the Last Airbender), e poi c'è la gemma di drago divisa in pezzi, che per come viene usata nel film immagino dovesse richiamare le gemme dell'infinito di Marveliana memoria, ma a me ha ricordato invece la sfera degli shikon di Inuyasha. In mano a chiunque altro sarebbe stato un disastro: la Disney invece ha saputo trarne una storia coinvolgente e sfarzosamente animata. Ammetto di essere un nostalgico dell'animazione tradizionale, ma quando vedo a che livelli è arrivata la CGI negli ultimi anni capisco che il passaggio è stato quantomeno obbligato. Raya sembra quasi un videogioco piuttosto che un cartone animato, e alcuni paesaggi che si vedono nella pellicola sono da togliere il fiato.

Spendo 2 parole sui personaggi: Raya è figlia delle principesse Disney degli ultimi anni, è cazzuta, combatte con una fighissima Urumi (la spada-frusta che si vede ogni tanto nei videogiochi), gira con un armadillo gigante stile Harley-Davidson... se le bambine avevano bisogno di un nuovo modello da seguire dopo anni di Elsa, qui l'hanno trovato alla grandissima. Il suo contraltare, ovvero Namari, è forse il personaggio più complesso del film, divisa tra i doveri di figlia del capo e la voglia di inseguire i suoi sogni. In mezzo alle due troviamo Sisu, ovvero "l'ultimo drago" del titolo, che assurge un po' al ruolo di spalla comica, e riesce anche a fare del meta-umorismo: la battuta sul fatto che lei era "il bambino nei lavori di gruppo che non fa niente, ma prende comunque un bel voto" è stata fantastica, e credo abbia toccato le corde del cuore di tutti noi grandicelli. Buoni anche gli altri personaggi, nonostante nessuno spicchi particolarmente (a parte forse la neonata con le scimmie), complice anche un taglio forse troppo veloce della pellicola. Ecco, se proprio devo trovargli un difetto è questo: la storia è molto bella, ma in certi punti scorre talmente veloce che si ha l'impressione che gli autori volessero dire altro, ma sono stati costretti da esigenze di tempo a tagliare via dei pezzi.

Per il resto centro pieno: ottima storia, ottimi personaggi, e sinceramente un assaggino di quella zuppa che il padre di Raya prepara a inizio film me lo sarei fatto volentieri pure io...




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