RECENSIONE Il gioiello della corona (The Raj Quartet Vol. 1) di Paul Scott



 India, 1942. La seconda guerra mondiale ha mostrato che l’Impero britannico non è invincibile: la frattura con l’India – il gioiello della corona imperiale – si sta facendo sempre più profonda e pericolosa, mentre gli indipendentisti ingrossano le loro fila. In questo clima carico di tensioni e contraddizioni vive la giovane inglese Daphne Manners, che si è da poco trasferita nella cittadina di Mayapore. Qui ha conosciuto il bellissimo Hari Kumar, ragazzo intelligente e colto che come lei è nato e cresciuto in Inghilterra, ma è indiano; per questo, i due sono costretti a tener segreto il loro amore. Una notte, dopo un incontro appassionato con Hari nei giardini di Bibighar, Daphne viene sorpresa da un gruppo di uomini e violentata: per la polizia, guidata dal sovrintendente Merrick, questa è l’occasione ideale per stringere il pugno di ferro sulla popolazione locale. A partire dalla missionaria Miss Crane, insegnante da sempre vicina alla causa indiana che si trova spiazzata e incapace di agire di fronte all’aggressività degli scontri, tutti i membri della comunità di Mayapore dovranno fare i conti con questo e altri crimini violenti.
Amori, segreti, rivolte e complotti sullo sfondo di un affresco storico di grande impatto che mostra in maniera dirompente il razzismo, l’ingiustizia sociale ma anche la forte crisi politica e identitaria di due paesi dai destini intrecciati: India e Inghilterra, gioiello e corona, stretti nel soffocante abbraccio imperiale.


 

Link Acquisto: Il gioiello della corona


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Buongiorno, lettori. Tra le più belle copertine che ho visto ultimante, quella de Il gioiello della corona spicca per la sua straordinaria ricchezza di colori, evocando luoghi esotici e lontanissimi.

E grazie a questa copertina ho potuto scoprire un romanzo magnifico, primo di una serie di quattro che spero arrivino molto presto.

Il gioiello della corona è un romanzo storico che mischia le vicende dei protagonisti ai movimenti per l’indipendenza dell’India avvenuti negli anni quaranta.

La storia è raccontata in maniera avvincente; le parti più drammatiche sono molto emozionanti, senza però essere pesanti o troppo crude.

Il romanzo non entra subito nel vivo, ma costruisce la vicenda piano piano, senza però mai annoiare. Infatti, non sono gli eventi concitati ad essere l’attrattiva principale di questo libro, quanto il viaggio che il lettore compie nelle atmosfere dell’epoca, in un mondo molto diverso dal suo e in un periodo molto particolare.

Questo è forse il genere di romanzi storici che prediligo, quelli che io chiamo romanzi del grande racconto, perché non si fermano a vicende molto specifiche, ma offrono un quadro più ampio non soltanto della storia ma anche della cultura di popoli molto diversi, dei modi di vivere.

È un’esperienza immersiva a trecentosessanta gradi, che un po’ mi ha ricordato Shantaram di Gregory David Roberts (che dovrei rileggere visto che ormai ricordo poco di questo meraviglioso libro).

Se avete letto Shantaram e vi è piaciuto, allora vi consiglio Il gioiello della corona, oppure viceversa. Insomma, per gli amanti del genere Il gioiello della corona è un romanzo che non deve mancare.

E visto quanto è curata questa edizione, è anche un volume che fa una bellissima figura in libreria (io continuo a ripetere che la Fazi Editore sia una delle Case Editrici con le copertine più belle che ci siano in Italia).

E voi, conoscete questo romanzo? Lo avete letto? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto.

Alla prossima recensione! 






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