RECENSIONE Nel buio della casa di Fiore Manni e Michele Monteleone

Nel buio della casa



C'ERANO UNA VOLTA NOAH, ALLISON E LA LORO NUOVA SPLENDIDA CASA. POTREBBE ESSERE L'INCIPIT DI UNA FAVOLA. INVECE È L'INIZIO DI UN INCUBO. UN HORROR TUTTO ITALIANO CON ECHI NEL MONDO DEL FUMETTO E UNA GRANDE STORIA D'AMORE.

2015. Tutto comincia con una stupenda e antica dimora di campagna e con i sogni di una giovane coppia, Allison e Noah, che progettano di costruire lì la loro famiglia. Ma le case, soprattutto le più belle, spesso nascondono segreti e, anziché un futuro, la casa regala loro una tragedia. 2019. Noah scopre che altre case infestate, come la sua, sono sparse per tutto il suolo americano. Queste dimore sono state trasformate in trappole per fantasmi da un oscuro personaggio: l'Architetto. Noah si mette sulle sue tracce con un aiuto speciale: il fantasma di Allison che, per un'anomalia, o forse per amore, è rimasto legato a lui. 

Non basta una mano di vernice per contenere l'oscurità imprigionata tra le mura di questa casa.


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Buongiorno, lettori. Oggi, nonostante Halloween sia passato, voglio parlarvi del thriller dai toni soprannaturali “Nel buio della casa” di Fiore Manni e Michele Monteleone.

Devo ammettere che ero davvero incuriosita da questo romanzo e me lo sono tenuta per i giorni precedenti ad Halloween. E ho fatto bene, perché era una lettura perfetta per entrare nel mood, considerando anche che io amo le storie che parlano di case infestate.

La storia si dipana su due diverse linee temporali, nel 2015 e nel 2019, e attraverso il punto di vista di due personaggi, Allison e Noah, che sono marito e moglie.

Non voglio raccontarvi troppo sulla storia, per evitare spoiler, tuttavia l’ho trovata davvero ben strutturata. Le due linee temporali si alternano alla perfezione rivelando la storia piano piano, senza bruciare le tappe e portando il lettore a scoprire i misteri un po’ per volta. Si ha anche il tempo per formulare le proprie teorie, senza che queste vengano subito confutate.

La storia, devo ammettere, in alcuni punti mi ha messo un po’ paura, il che è perfetto, ma senza esagerare.

Ve lo consiglio?

Assolutamente sì; io l’ho trovato davvero bello, intrigante, emozionante. Se amate il genere non potete lasciarvi scappare questa lettura. Mi è piaciuto così tanto che quando sono arrivata alla fine, avrei voluto che non finisse mai. Spero tanto che gli autori decidano di proseguire in questo genere letterario, perché sono veramente portati. Non è sempre facile riuscire a trasmettere ansia e inquietudine, eppure Nel buio della casa ha creato una perfetta atmosfera halloweenesca contribuendo a fornire quello che per me era un clima perfetto.

Tra l’altro, è stato il mio regalo di compleanno un po’ a scatola chiusa: conoscevo Fiore Manni per il canale YouTube ma non sono ancora riuscita a leggere altri suoi romanzi. Eppure, questo che ha scritto a quattro mani con il marito Michele Monteleone mi chiamava come il canto di una sirena, tanto che l’ho chiesto come regalo al mio compagno. Era segno del destino, evidentemente.

Il romanzo fa parte di una interessantissima collana appena nata di Sperling&Kupfer, chiamata Macabre, di cui voglio recuperare anche le altre uscite.

Se voi avete letto questo romanzo e conoscete opere simili, fatemi sapere la vostra opinione qui sotto con un commento.

Io vi do appuntamento alla prossima recensione.






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