RECENSIONE Il collegio di Tana French


Il collegio


Il detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un’occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l’anno prima nel collegio piú prestigioso d’Irlanda. L’indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt’altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri.



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Buongiorno lettori. Prima che arrivi il solstizio d’inverno, voglio parlarvi di una lettura che per me è veramente autunnale. Sto parlando de Il collegio di Tana French.

Ho letto questo romanzo perché a Novembre ero in pieno trip da Dark Acadimia - per chi non conoscesse il genere, diciamo che riguarda principalmente thriller e fantasy che si svolgono in un’ambientazione accademica come un college, una università o un collegio - ed era uno dei più consigliati.

In effetti, il clima da Dark Academia è perfettamente rispettato: si svolge quasi tutto all’interno delle mura del collegio dove studia la protagonista e le sue tre migliori amiche. 

Tutto il romanzo riguarda l’investigazione e, a conti fatti, non ci sono molte scene d’azione in sé, ma molte scene in cui il ragionamento la fa da padrone.

La storia è ricca di flashback che aiutano a far capire al lettore come si è arrivati all’omicidio del ragazzo avvenuto l’anno precedente, anche se sono accuratamente scelti per non rivelare troppo e far capire chi sia l’assassino.

Quello che mi è piaciuto in questo romanzo è il fatto che nessun personaggio sia degno di fiducia totale; tutti possono essere gli assassini, oppure possono tradire le persone che amano, mentire, fingere.

Niente è certo finché non si arriva alla parola fine e ogni previsione sembra quasi superflua, perché i personaggi potrebbero stupirti alla pagina successiva. Non perché siano scritti male, ma perché sono narratori inaffidabili, che cercano prima di convincere il lettore della loro buona fede, del loro essere estranei ai fatti, incorruttibili, per poi rivelarsi estremamente umani, volubili, vulnerabili e persino colpevoli.

Il collegio è un romanzo, un thriller, veramente ben costruito. Chi ama il genere non può che provare una immensa soddisfazione nella lettura di questa storia.

Io mi sono innamorata dell’autrice, di cui avevo già letto Nel bosco che però non mi aveva presa così tanto.

Ho deciso di recuperare tutta la serie; in realtà, i suoi libri possono tranquillamente essere letti separatamente, visto che i rimandi, per quel che ho capito, sono molto superficiali e i protagonisti cambiano di romanzo in romanzo.

Insomma, se volete farvi un regalo, Il collegio è consigliatissio. Sarà un’esperienza che vi terrà ancorati alle pagine, un viaggio all’interno della mente di giovani adolescenti in grado di uccidere senza pensarci.

E voi, avete letto questo romanzo? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento qui sotto.

Alla prossima recensione.




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