RECENSIONE La croce del guerriero di Abigail Roux

La croce del guerriero



Cameron Jacobs è un libro aperto. Si considera uno qualunque, un cameriere come tanti con amici normali, hobby noiosi, cani innocui e nulla che somigli a un segreto… a parte la cotta che ha per un uomo alto, tenebroso e bello in modo sconcertante che cena da solo ogni martedì sera nel ristorante in cui lui lavora. Basta una sola notte di passione con Julian Cross per sconvolgere tutto il suo mondo.

L’amore e la devozione di Julian sono molto più di quanto Cameron avrebbe mai potuto sperare. Ma quando la sua esistenza ordinaria viene a contatto – e si scontra – con lo stile di vita straordinario di Julian, Cameron scopre che la paura e la fiducia possono andare a braccetto e che l’amore è solo a un passo di distanza dal pericolo.



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Buongiorno lettori. Oggi vi parlo di un romanzo che ho letto un po’ in ritardo rispetto alla tabella di marcia, ma che mi è piaciuto tantissimo e di cui non vedevo l’ora di parlare.

La croce del guerriero di Abigail Roux è un gay romance dalle tinte noir che mi ha tenuto compagnia e mi ha intrigato fin dalle prime pagine.

Sebbene venga raccontato dal punto di vista di Cameron (quasi del tutto) il romanzo è impregnato di mistero e intrigo.

Il lettore si sente un po’ come il protagonista, all’oscuro ma affascinato. Desideroso di saperne di più, ma allo stesso tempo intrigato dal mistero.

Cameron e Julian mi piacciono tantissimo come coppia e li trovo ben assortiti proprio per le loro differenze.

Questo è uno dei temi centrali del romanzo; spesso Cameron si chiede cosa ci trovi uno come Julian, che vive una vita così avventurosa e pericolosa, in lui.

Ma credo che il punto sia che l’amore non deve essere razionale e non deve essere spiegato ma soltanto vissuto.

E che Cameron in realtà non sia un ragazzo noioso; spesso durante la storia dimostra proprio come abbia una grande tempra e sia capace di reagire in maniera inaspettata, rivelandosi come un ragazzo davvero speciale.

Ho adorato molto questa lettura, ma non avevo particolari dubbi visto che l’autrice mi ha colpita fin dal primo romanzo della serie Armi e bagagli.

Proprio come per quella serie, so che questa è una riedizione del libro, ma non avendo letto la prima versione non ho idea di quali siano le differenze.

Posso solo dire che mi sento di consigliarvelo, soprattutto se amate una punta di noir e mistero all’interno delle storie.

Se lo avete già letto, fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto.

Alla prossima recensione.




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