RECENSIONE Azoth Express di Elia P. Ansaloni


 


Trama:


Invitato a una traversata notturna sull’Azoth Express, un treno misterioso di cui sembra impossibile reperire informazioni, il professor Volfram Volkov, accademico di prestigio affetto da una bizzarra licantropia, fuma pensieroso la sua immancabile pipa a bolle di sapone. Salito a bordo, fa la conoscenza degli altri strambi ospiti, anch’essi completamente all’oscuro della situazione: Mercedes, una famosa e avvenente attrice televisiva; gli aristocratici Ravencroft, un’inquietante famiglia in lutto; la giovane esploratrice Lyra, con una grande conoscenza degli abissi oceanici; Zohn, un signore tarchiato che non sembra volersi staccare dalla sua macchina da scrivere; Maddox, un pittoresco e chiacchierone croupier di Las Vegas; e infine i signori Yong, che trasportano un carico misterioso. È il signor Swapan, proprietario della compagnia, a spiegare ai passeggeri che stanno per prendere parte a un singolare gioco: se scopriranno dove è diretto il treno, ciascuno riceverà un premio di immenso valore. Riusciranno a risolvere l'enigma e, soprattutto, ad arrivare tutti a destinazione?


Link acquisto: Azoth Express



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Sono una persona fin troppo veniale, ovvero mi sono innamorata della cover e del titolo di questo libro. Quando la mail della Delrai Edizioni è arrivata, ho visto l’immagine e mi sono detta deve essere mio. Senza nemmeno leggere la trama, il genere o altro.

Della serie, quando scegli un libro per la copertina.


Pur essendo rimasta incantata dalla cover, quello che ho veramente apprezzato è stata la storia e la trama di questo libro. Avrei voluto far uscire prima le recensione, ma sono stati mesi pesanti e difficili, vado un po' a rilento con tutto.


Non conoscevo l’autore, ma complimenti per l’ingegno e lo stile; mi sono piaciuti entrambi, perfetti per questa storia particolare, che in alcuni frangenti, per come è strutturata mi ha fatto pensare a un libro di Agatha Christie, ma con un mix di paranormale e futuristico che mi hanno incantato. Forse era il treno, lo strano mistero che aleggia sull'Azoth Express, ma ho avuto quell'impressione.


Azoth Express è molto di più che un semplice giallo, è un’avventura che lascia senza fiato il lettore, per poi arrivare a un finale a dir poco più che sorprendente.

Un finale che il lettore non si aspetta, ma originale e particolare.


Tutto ha inizio con una lettera: un invito sul favoloso Azoth Express, che il professor Volfram Volkov accetta e come lui anche tutti gli altri passeggeri che incontra sul treno durante un viaggio a dir poco stravagante e misterioso.

Dal momento in cui gli ospiti salgono inizia un’avventura: se risolveranno il mistero avranno un premio - anche se il capotreno non accenna a quale esso sia - chiunque saprà dire dove sono diretti, tutti i partecipanti vinceranno.

Allo stesso tempo questa proposta del misterioso capotreno incuriosisce il lettore e mette leggermente in apprensione gli invitati sull'Azoth Express.


Arrivati alla fine del romanzo, un lettore attento, molto attento, quale non sono io, perché sono caduta dal pero, si notano anche gli indizi che l’autore sparge in giro per far comprendere cosa sta accadendo, le differenze tra i vari personaggi e del perché in alcuni casi si sentono alieni l’uno dall'altro.







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