RECENSIONE Sirene di Laura Pugno

Sirene



Samuel, sorvegliante di una vasca dove vengono allevate e nutrite le sirene destinate alla produzione della «carne di mare», si lascia tentare dal più pericoloso dei piaceri. Si unisce a una sirena femmina, sfuggendo a stento alla reazione istintiva di lei: divorare il maschio dopo il rapporto, come fanno le mantidi. Da quell'unione nasce Mia - mezzo sirena e mezzo umana - e da lei avrà, forse, origine una nuova specie cosciente. In Sirene Laura Pugno racconta la fine del mondo degli umani, costretti a vivere al buio e in città subacquee - perché la luce è diventata nemica, provoca il «cancro nero» -, dominati dalle mafie internazionali, sfiniti dal consumo di ogni risorsa planetaria. Se a essere importante non è la vita di un singolo e nemmeno la vita di una specie, ma la vita dell'intelligenza, «il passaggio di testimone a un'altra specie a cui affidare la gestione del mondo», come scrisse Tiziano Scarpa alla prima pubblicazione di questo romanzo, nel 2007, «è una via d'uscita dall'umano, dalle impasse della sua civiltà, ma anche una sua realizzazione superiore, un superamento, un autoannullamento e una paradossale salvezza».



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Buongiorno, lettori. Il romanzo di cui parliamo oggi non è stata una lettura per niente facile, e ora capirete perché.

Il titolo è Sirene, ma questa storia non ha assolutamente niente di magico o fiabesco. È invece un romanzo molto duro e crudo, un romanzo che non punta a far sognare i suoi lettori quanto forse ad aprire loro gli occhi, a fornire un punto di vista su argomenti che riguardano la vita di tutti i giorni, con la metafora della sirena.

Ma andiamo più nel dettaglio per capire cosa intendo.

Sirene di Laura Pugno è un romanzo distopico; in un futuro non troppo lontano, gli esseri umani non possono più vivere a contatto con la luce solare, in quanto il pianeta è troppo inquinato. Questa, infatti, causa quello che viene chiamato “cancro nero” alla pelle, ed è infettivo. Non è stato cerco il miglior periodo storico per leggere questo romanzo, eppure allo stesso tempo è stato utile.

L’umanità ha iniziato dunque a sfruttare le sirene, scoperte da pochissimo, che in realtà non ricordano per nulla quelle delle fiabe ma sono più che altro associate a delle vacche.

Esse infatti vengono descritti quasi come dei lamantini, con alcune caratteristiche semi umane. Vengono allevate in grandi stabilimenti e sono destinate a diventare cibo o intrattenimento.

In Sirene, Laura Pugno critica non soltanto una società apertamente maschilista, che sfrutta le Sirene di sesso femminile ma anche le donne umane, relegandole ad un ruolo secondario se non addirittura ad essere considerate né più né meno che oggetti, ma anche agli allevamenti intensivi.

Io non sono vegetariana, sebbene abbia ridotto per scelta personale il consumo di carne, ma non nego di aver provato sensazioni molto forti durante la lettura di questo romanzo, soprattutto al pensiero che la narrazione è certamente finzione, ma non si discosta troppo dalla realtà.

In questo libro emerge la prepotenza dell’essere umano, nella sua convinzione che sia giusto appropriarsi di ciò che desidera senza preoccuparsi delle conseguenze. È un tema ricorrente, che si applica a tanti avvenimenti nel libro.

Quel che mi ha sorpresa, è stato il fatto che in pochissime pagine Laura Pugno abbia saputo racchiudere temi così profondi e difficili, rendendo chiarissimi i concetti.

Sirene è un romanzo bellissimo che non riuscirei mai a rileggere, ma che sento mi abbia dato qualcosa in più, abbia lasciato un segno.

È quasi, passatemi il termine, un romanzo formativo, almeno per me: dopo la sua lettura infatti ho sentito il bisogno di capire meglio determinate tematiche, mi ha spinta a riflettere su comportamenti del quotidiano che ci sembrano così usuali eppure allo stesso tempo sono così sbagliati.

Non so se sono riuscita a rendere bene il concetto con questa recensione, non è stato facile raccogliere le idee. Quel che posso dirvi è che consiglio tantissimo la lettura di questo romanzo, ma dovete essere consapevoli che non sarà facile, che in alcuni momenti desidererete non aver mai iniziato e che non vale la pena finirlo.

Vale la pena, ne vale tantissimo soprattutto perché il viaggio che percorrerete non è per nulla facile.

Se come me lo avete già letto, sarebbe interessante sapere cosa ne avete pensato, quali sono state le vostre reazioni e se ha colpito anche voi come ha colpito me.

Fatemelo sapere con un commento qui sotto.

Alla prossima recensione.





Commenti

  1. Molto interessante questo libro. Mi hai incuriosita. Adoro le sirene, quelle vere e cattive, anche se sirene intese come mucche non me lo sarei mai immaginato. E adoro anche i libri "strani". Spero di leggerlo.

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