RECENSIONE Klara e il sole di Kazuo Ishiguro

Klara e il sole Kazuo Ishiguro




Seduta in vetrina sotto i raggi gentili del Sole, Klara osserva il mondo di fuori e aspetta di essere acquistata e portata a casa. Promette di dedicare tutti i suoi straordinari talenti di androide B2 al piccolo amico che la sceglierà. Gli terrà compagnia, lo proteggerà dalla malattia e dalla tristezza, e affronterà per lui l’insidia piú grande: imparare tutte le mille stanze del suo cuore umano. 



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Buongiorno, lettori. Mentre mi accingevo ad iniziare questo libro, già sapevo che fine avrei fatto. E infatti durante la lettura su Instagram ho spesso affermato quanto Ishiguro si diverta a farmi piangere con i suoi romanzi.

Klara e il sole è il suo ultimo romanzo, uscito nel 2021. Da un lato non vedevo l’ora di leggerlo, dall’altro ne avevo quasi paura dopo Non lasciarmi, che pure mi aveva spezzato il cuore.

Klara e il sole mi ha particolarmente colpita per due motivazioni diverse.

La prima riguarda il concetto di crescita e quello di sacrificio. La bambina che acquista Klara perché le tenga compagnia, come tutti i ragazzini, a volte si stanca, è volubile e un po’ egoista. Non lo fa con cattiveria, ma mentre noi leggiamo dal punto di vista di Klara e impariamo a considerarla come un essere vivente con una propria mente, Josie, la sua bambina, la vede come un giocattolo, un accessorio. Perché effettivamente Klara lo è.

Man mano che Josie cambia, noi avvertiamo la sofferenza di Klara, ne percepiamo la confusione. La crescita di Josie porta ovviamente conseguenze che Klara non prevede, perché lei stessa non è in grado di crescere.

Però, Klara a tutti gli effetti ama Josie, che sia perché è programmata oppure perché ha imparato a farlo, e per questo è disposta a compiere qualsiasi sacrificio per lei.

La seconda tematiche che mi colpisce è quella dell’Ai, di una intelligenza artificiale in grado di pensare in autonomia. È evidente fin dalle prime pagine che Klara è un essere senziente, che ha sviluppato proprie capacità.

Il dramma che si consumerà più avanti è evidente fin da subito: Klara è un androide progettato per fare determinate cose, ma allo stesso tempo ha sviluppato una personalità, una propria coscienza se così vogliamo chiamarla.

Pertanto, Klara è viva? Può essere viva una cosa che è solo meccanica e non ha nulla di organico.

Questo è un tema che mi trasmette sempre molta tristezza, perché empatizzando con Klara mi pareva di avvertire tutto il suo dolore. E la cosa peggiore era che questo dolore non esisteva per gli altri personaggi, perché Klara non avrebbe dovuto in realtà provarne.

Klara e il sole è un grande romanzo che non soltanto racconta una storia di una drammatica bellezza, ma offre anche parecchi spunti di riflessione su valori etici e morali quanto mai attuali.

Ve lo consiglio?

Assolutamente sì; preparate i fazzoletti ma leggete questo romanzo, perché vi lascerà tantissimo.

Alla prossima recensione.




Commenti

  1. Di Isghiguro ho amato tantissimo "Quel , che resta del giorno" e da appassionata di intelligenza artificiale non vedo l'ora di leggere anche questo. Diciamo che negli ultimi tempi ho rimandato l'acquisto perché non capivo bene quali fossero le tematiche trattate. La tua recensione ha chiarito ogni dubbio ❤️

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