RECENSIONE La morte non dimentica (Mystic River) di Dennis Lehane

Mystic River



Quando erano ragazzini, Sean, Jimmy e Dave erano amici. Poi, un giorno, una strana macchina si è fermata nella loro strada e li ha avvicinati. Uno solo è salito su quell'auto che odorava di mela, mentre gli altri due sono rimasti fuori. E da quel momento tutto è cambiato. Perché qualcosa di terribile è successo, qualcosa che ha segnato per sempre le loro vite. Venticinque anni più tardi Sean è un detective della Omicidi e Jimmy, dopo qualche guaio con la giustizia, gestisce un negozio. Dave cerca di tenere lontano i demoni che lo perseguitano e che lo vorrebbero spingere a fare cose indicibili. Quando la bellissima figlia ventenne di Jimmy scompare, tocca a Sean indagare. E a Dave rispondere di una notte randagia, piena di chiaroscuri. I tre uomini torneranno così tragicamente in contatto, costretti a fare i conti con il passato e il suo carico di segreti e ferite.


Link Acquisto: La morte non dimentica



***



Buongiorno, lettori. In questo periodo ho voglia di leggere thriller e noir, per cui oggi vi parlo di La morte non dimentica di Dennis Lehane, di cui avevo già letto La legge della notte.

Ero molto curiosa riguardo a questo romanzo da tantissimo tempo, soprattutto perché ha avuto un adattamento cinematografico - Mystic River - di grande successo, che però non ho visto.

Come sapete, ho la fissa di leggere prima i romanzi da cui i film sono tratti, per cui ho deciso che era il suo momento.

La scrittura di Dennis Lehane, in questo romanzo, è caratterizzata da una forte componente ansiogena, come è giusto che sia in un thriller. L’autore dà al lettore tutti gli indizi per risolvere il puzzle, tuttavia si impegna particolarmente per sviarlo, per non rendere questa soluzione così facile.

Per questo motivo, una volta iniziata la lettura sarà difficile staccarmene e smettere. Io ho letto il romanzo quasi tutto di fila durante un tranquillo weekend di ansia.

La vita di Sean, Jimmy e Dave, i tre protagonisti del romanzo, non è una vita facile; per motivi diversi e in modi diversi, tutti e tre sono rimasti traumatizzati dal rapimento di Dave quando aveva undici anni, e le loro vite sono state influenzate da questo.

Nemmeno da adulti, quando sembrano essersi lasciati tutto alle spalle, questo evento riesce davvero a lasciarli andare. 

Molto spesso si chiedono se gli eventi sarebbero andati diversamente, se fosse stato rapito un altro di loro oppure se nessuno lo fosse stato.

Lehane è un autore molto cupo: nella prima parte del romanzo si intuisce, ma diventa sempre più forte questa sensazione man mano che si arriva al finale, che ho apprezzato pur nella sua amarezza.

Ve lo consiglio? Sicuramente se amate il genere è un romanzo da leggere, perché racchiude tutto ciò che apprezzo nei thriller: la componente poliziesca con l’indagine, l’approfondimento psicologico di tutti i personaggi, compreso chi ha il compito di indagare e non soltanto i criminali, l’ansia dettata dal voler scoprire chi è il colpevole. Insomma, ha tutto ciò che secondo me un thriller dovrebbe avere ed è scritto da un autore esperto, che sa guidare il lettore nella storia.

Se conoscete altri thriller simili, sono aperta a qualsiasi suggerimento.




Commenti