RECENSIONE The hate you drink di N.R. Walker

The hate you drink N. R. Walker


Erik Keston, erede di un impero immobiliare, sa cosa occorre per avere successo. Nonostante sia ricco, si arrangia da sé. Lavora sodo, ha i piedi per terra, è fascinoso. Ed è segretamente innamorato del suo migliore amico.

Monroe Wellman ha perso i genitori tre anni fa e non ha elaborato il lutto, non si è mai ripreso. Aver ereditato l’azienda e le ricchezze di famiglia non vuole dire niente per lui, e la sua spirale di autodistruzione è ampia quanto spettacolare. Etichettato come il cattivo ragazzo di Sydney, passa più giorni ubriaco che sobrio, e l’unica persona che gli è sempre accanto in tutto quel caos è il suo migliore amico Erik.

Ma quando Monroe tocca il fondo, Erik gli presenta un ultimatum, e tutto il suo mondo si ferma di colpo. Solo quando ritrova la lucidità, Monroe riesce a capire davvero che quello che cerca non si trova in fondo a una bottiglia. Quello che cerca è sempre stato al suo fianco.




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Buongiorno lettori. Ieri è uscito, per Triskell edizioni, The hate you drink di N.R. Walker, autrice che seguo con passione e che è sempre sinonimo di romanzi molto belli.

Vorrei fare una piccola precisazione: per me i romanzi romance LGBTQ+ sono un piccolo “guilty pleasure” quindi se mi sentite dire che il romance non è il mio genere, è la verità. Tuttavia ci sono alcune sottocategorie che mi piacciono, mi divertono e mi distraggono dalla vita reale.

La Walker è una di quelle autrici che meglio svolge questo compito perché sa creare storie interessanti e mai banali, quindi riesce a tenere vivo il mio interesse anche se il tema è appunto solo quello romantico.

In questo romanzo, ho trovato molto bello il modo in cui viene affrontata una dipendenza come quella dall’alcol. Mi piace che non venga abbellita o romanzata la faccenda, ma che venga mostrato tutto il dolore e la fatica che si ha per uscire da una dipendenza del genere.

Non viene romanticizzato il fatto che uno dei due protagonisti sia un alcolista, e anzi tutta la trama si basa sulla rinascita di una persona che finora si stava autodistruggendo, perché non in grado di affrontare i proprio traumi se non attaccandosi alla bottiglia.

Il romanzo mi è piaciuto molto; solo su una cosa ho storto un po’ il naso. I due protagonisti sono entrambi molto ricchi e ad un certo punto uno dei due afferma che la loro amicizia è reale proprio per questo, perché l’altro essendo ricco anche lui non è suo amico perché punta ai soldi.

L’ho trovato un discorso un po’ classista, forse in linea col personaggio ma che lì per lì mi ha fatto veramente storcere il naso.

Per il resto, The hate you drink è un romanzo che affronta la dipendenza ma senza scendere troppo nel crudo. Rimane comunque un romanzo d’amore tra due persone che hanno entrambi dei demoni da combattere (l’alcol uno mentre la dipendenza emotiva l’altro).

Molto carino e tenero, lo consiglio.

Alla prossima recensione.




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