RECENSIONE Truccare le carte di Charlie Cochet (The Kings: Wild Cards #1)


 

Trama: 

Jacopo “Jack” Costantino, ex sergente comunicazioni nelle Forze Speciali, ora dirige il dipartimento di sicurezza informatica per la Four Kings Security e lavora con il suo team di esperti per garantire ai clienti i migliori sistemi di sicurezza sul mercato. Ma Jack trova la sua vita abbastanza monotona, nonostante le avventure con i suoi commilitoni, e vorrebbe qualcosa di più emozionante.

Ma a volte i desideri si avverano… fin troppo.

Due anni fa, Fitz Harlow ha rubato il cuore di Jack e se n’è andato. Ma ora è tornato.

Superata la fine di una relazione disastrosa, Fitz ha rimesso insieme la sua vita. Dopo un sacco di terapia e di gelato, ha abbandonato il mondo della moda ed è tornato a St. Augustine per aprire un salone di parrucchiere alla moda, Ricci Capricci. Ora finalmente ha la vita tranquilla e pacifica che sogna da così tanto tempo. Manca solo una cosa, o per meglio dire, una persona, eppure Fitz è incerto. Con Jack non otterrà solo un partner, ma anche una famiglia di ex Berretti Verdi attiraguai e un pastore belga Malinois con la testa durissima.

Fitz e Jack scoprono che il loro legame si è fatto più forte con il passare del tempo anche grazie a degli amici ficcanaso, ma mentre cercano di ripartire da dove si erano lasciati, qualcuno ha da ridire sulla loro relazione. Il pericolo trama nell’ombra: uno stalker deciso a tenerli lontani, a qualunque costo. Riusciranno i due a vincere una lotta impari contro un nemico sconosciuto, o Jack perderà Fitz per sempre?


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Sto recuperando alcune letture arretrate, recensioni che avrei dovuto postare sul blog settimane fa, ma per vari motivi sono riuscita a leggerle solo ora.

Inizio con Truccare le carte di Charlie Cochet, uno dei libri legati alla serie Four King Security.

Tante volte dico che della Cochet leggerei anche la lista della spesa, mi ha conquistata con la serie Thirds e anche con alcuni titoli della serie dei King, allo stesso tempo per quanto il libro sia scorrevole, questa volta non mi ha colpita.


Non so spiegare pienamente cosa non mi è piaciuto nel libro; forse le dinamiche o probabilmente i personaggi. Per quanto Jack risalti nel libro, con il suo passato, con il suo carattere, ho trovato invece Fitz una sorta di figura di sottofondo, dovrebbe essere il co protagonista di questa storia, ma rimane sullo sfondo come se fosse una silhouette di fondo che non prende mai il suo posto all’interno del romanzo.

Lo spingono in un angolo anche personaggi che non dovrebbero avere troppo spazio all’interno del romanzo, ma fungere solo da supporto. Le stesse dinamiche di quanto accade o potrebbe accadere tra Jocker e Gio. Anche le loro poche interazioni attirano di più l’attenzione oscurando uno dei due protagonisti.


Il rapporto tra i due nasce quando si incontrano per la prima volta in uno degli altri romanzi, si piacciono, ma poi nulla prende la giusta direzione. Fitz è spaventato, è rimasto ferito dal suo ex, ma tutto questo pur se accennato nel romanzo non fa trapelare il dolore e l’amarezza dell’uomo. Tutto quello che riguarda Fitz rimane sempre troppo ambiguo, accennato ma non approfondito, come se fosse messo lì tanto per, perché serviva qualcuno con cui far mettere Jack, ma che l’autrice si sia dimenticata di approfondire il suo carattere e il suo background.


Mi spiace, perché la parte che riguarda quanto sta accadendo, quel tocco di mistero è ben strutturata. Lascia il lettore sorpreso quando dietro gli attentati si scopre il colpevole, qualcuno che non ci si immagina proprio. Però in tutto il libro Fitz viene usato come pedina sacrificale, il cartonato che ha bisogno di protezione e basta e sinceramente, abituata ad altri standard di Charlie Cochet non posso considerare questo libro all’altezza degli altri. Nemmeno consigliarlo.


Due piume.





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