Ed Edwards lavora nel business delle auto di seconda mano. Un settore fatto di contachilometri truccati, catorci arrugginiti e l’idea che debba essere il cliente a non farsi fregare. Appesantito da una madre alcolizzata, che non perde occasione per farlo sentire un fallito, Ed aspetta soltanto la chance giusta per svoltare. Cosí, quando si ritrova a pignorare una Cadillac nuova di zecca che i proprietari hanno smesso di pagare, il suo momento sembra arrivato: la Caddy era di Frank Craig e del suo schianto di moglie Nancy, proprietari di un drive-in e un cimitero per animali. Stufa del marito ubriacone e desiderosa di rifarsi una vita, Nancy propone a Ed – con cui finisce a letto al secondo incontro – di uccidere Frank, riscuotere la loro assicurazione e gestire insieme gli affari. È un’offerta allettante, ma Ed avrà veramente il fegato di andare fino in fondo?
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Ormai lo saprete benissimo che Lansdale è uno dei miei autori preferiti, e sono contenta che sia così prolifico perché significa che ho tanto materiale da leggere.
Una Cadillac rosso fuoco è un romanzo stand alone, molto molto bello.
I personaggi sono molto ben caratterizzati, che forse è il punto di forza di Lansdale, che sa ben dosare le informazioni che ci fornisce proprio per lasciare il lettore completamente sorpreso.
Ed è il protagonista e ci sentiamo subito di empatizzare con lui, ma il personaggio che trovo più intrigante è quello di Nancy, perché l’autore è stato in grado di renderla davvero misteriosa e seducente, tanto che anche il lettore ne rimane ammaliato e pende dalle sue labbra, non mettendo mai in dubbio ciò che dice.
Tuttavia, la morale del libro è che nessuna azione resta impunita, per cui i personaggi rimangono costantemente perseguitati dalle azioni che compiono.
E la Cadillac ne è un simbolo perfetto: nonostante possederla sia di per sé uno status symbol, ciò che porta molto spesso è sinonimo di sventura, invidia e problemi.
E il nostro protagonista non riesce a resistere alle tentazioni, forse per una necessità di rivalsa che sente costantemente dentro di lui. In parte è colpa della madre alcolizzata, che continua a paragonarlo al fratello maggiore, in parte è la sua ascendenza che per lui è motivo di preoccupazione (anche se non vi dirò perché, ma lascerò che lo scopriate da soli). Il desiderio di Ed di elevare se stesso e il suo non riuscire a rinunciare a Nancy potrebbe essere la sua completa rovina.
Ve lo consiglio? Assolutamente sì, è un romanzo meraviglioso, inquietante e intrigante allo stesso tempo. Se amate i thriller questo romanzo fa per voi, anche se non lo è propriamente, ma anche se non siete amanti del genere dategli una possibilità, perché ne rimarrete stupiti.
Alla prossima recensione.
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