Gli omicidi della città dei sogni (Serie L’arte del delitto #5) di Josh Lanyon




Omicidio: dal vivo e in Technicolor!

Un incarico sotto copertura dona a Jason West, agente FBI della squadra Crimini artistici, l’illusione di essere al sicuro dal suo stalker, il dottor Jeremy Kyser. Sebbene la storia del cinema e la conservazione delle pellicole non siano la sua area di competenza, si ritrova intrigato dal caso di un’insegnante della UCLA con legami importanti la cui famiglia pensa sia stata uccisa dopo aver scoperto un leggendario film poliziesco degli anni Cinquanta perduto.

Nel frattempo, dall’altra parte del Paese, il capo della Unità analisi comportamentale Sam Kennedy riceve notizie inquietanti: il Roadside Ripper, il serial killer che lui crede abbia ucciso il suo ragazzo del college, potrebbe non aver agito da solo.



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Buongiorno lettori, sono proprio contenta oggi di parlarvi di un libro di un’autrice che amo particolarmente: Gli omicidi della città dei sogni, quinto volume della serie l’Arte del delitto di Josh Lanyon.

Ho recuperato di recente i primi quattro volumi, che ho amato, per cui quando ho saputo che stava per uscire il quinto l’ho subito richiesto.

Non farò spoiler sulla trama per permettere anche a chi non ha mai letto la serie di recuperarla quanto prima, perché merita.

Dirò invece che amo molto i due protagonisti e la loro parabola evolutiva; in questo quinto volume è molto evidente soprattutto per quanto riguarda Sam Kennedy, che è maturato di romanzo in romanzo a vista d’occhio.

Certo, è più facile notarlo perché la narrazione è sempre fatta da Jason West, per cui è naturale notare i cambiamenti degli altri personaggi.

Tuttavia, mi sento di essere sempre molto in sintonia con Jason e di apprezzarlo molto: ha un approccio a ciò che gli accade intorno che mi è molto congeniale.

Sam e Jason sono due personaggi che hanno una chimica pazzesca insieme, sono scritti molto bene e si combinano perfettamente. Non si può fare a meno di volerli insieme perché sono fatti apposta per appartenersi. Il lettore lo capisce subito, loro ci stanno mettendo qualche libro in più, ma ci stanno arrivando.

Quel che non mi ha fatto impazzire in questo volume è stato il caso, fin troppo di contorno rispetto agli altri, e il fatto che la scena sembra interrompersi un po’ troppo bruscamente nel finale.

Spero che il sesto volume arrivi quanto prima, perché mi ha lasciato tantissima voglia di capire cosa succederà ora.

Il mio voto è comunque positivo, perché nonostante queste piccole pecche ho amato la lettura e nei giorni seguenti alla fine sono tornata spesso a leggere alcuni tratti, mentre mi chiarivo le idee su cosa dire in questa recensione.





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