RECENSIONE Viterbium. Ti ascolto di Chiara Guidarini e Catia Santoni





Viterbium, 1271. Il conclave più lungo della storia. Una donna e il suo bambino. Un uomo di ritorno dalla crociata. Sarà un’improvvisa malattia della madre a costringere la giovane Selesia a rientrare a Viterbium, città che l’ha condannata e bandita poiché ritenuta strega, e sarà l’amore incondizionato per il figlio Loysio a convincerla a rimanere, e a riprendere a curare le persone tramite le sue arti officinali. Ma il passato bussa alla porta sotto forma di nemici e insidiosi: Nicodemo Bisenzi, il nobile che in passato aveva decretato la sua espulsione ed Eudorico di Ferentum, cavaliere crociato di ritorno da Gerusalemme. 

Intrighi, voti, tradimenti, in un affresco storico di ampio respiro, nei giorni che precedono il termine del più lungo conclave della storia avvenuto nel Palazzo Papale, che diventò il simbolo della città di Viterbium.


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Buongiorno lettori, oggi sono molto contenta perché vi parlo di un romanzo storico, e ormai saprete che la storia è il mio punto debole e che ho una predilezione per i romanzi storici.

Questo romanzo mi è piaciuto tantissimo, non solo per la componente storica e per la componente che riguarda intrighi di corte, ma perché la protagonista è una donna forte, una donna indipendente che ha la vocazione per la cura degli altri, al punto da non riuscire nemmeno a ignorare un nemico in difficoltà, sebbene questo la metta ancora più in pericolo.

Silesia è una protagonista molto interessante, per il suo ruolo di madre e il suo ruolo di guaritrice, ma anche per il suo carattere forte e per la sua fine intelligenza, che è subito visibile chiaramente al lettore.

Ciò che proprio mi è piaciuto è stato leggere la storia dal suo punto di vista e immedesimarmi nelle sue vicissitudini. Tra l’altro la tematica della guaritrice che viene accusata di stregoneria, sebbene usata spesso, mi sta molto a cuore e sono sempre felice di leggere romanzi con una trama simile, soprattutto se ben sviluppati come in questo caso.

Se siete amanti dei romanzi storici, non potete perdervi questa piccola perla di ambientazione nostrana, che sicuramente vi terrà letteralmente ancorati alle pagine e non vi permetterà di mettere giù il libro.

Alla prossima recensione.




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