Trama:
Il primo libro ufficiale pubblicato per celebrare il 10° anniversario dei BTS, contiene storie che ancora non si conoscono sul gruppo, tra cui foto inedite, codici QR dei video e tutte le informazioni sugli album. Dopo aver fatto il loro ingresso nel mondo musicale il 13 giugno 2013, i BTS celebrano il decimo anniversario del loro debutto nel giugno 2023. Hanno raggiunto la vetta come icone globali e in questo momento particolarmente significativo ripercorrono la loro storia passo dopo passo nel loro primo libro ufficiale. Così, scegliendo di muoversi su un terreno mai battuto prima, alimentano la loro speciale capacità di illuminare le giornate. I BTS condividono storie personali e i dietro le quinte del loro viaggio fino a ora, raccolte in tre anni di approfondimenti e due di interviste da Myeongseok Kang, che ha scritto di K-pop e di cultura pop coreana su vari media. In sette capitoli che si sviluppano in ordine cronologico, da prima del debutto a oggi, le voci vivide e le opinioni dei BTS si armonizzano per raccontare una storia sincera, vivace e profonda. Nelle interviste individuali, condotte lontano dalle telecamere e senza filtri, chiariscono il loro percorso musicale da più angolazioni e ne discutono il significato. Inoltre, in apertura del volume, foto-ritratto mostrano i BTS, come individui e artisti, mentre all'interno sono presenti foto concept, tracklist di tutti gli album e oltre 330 codici QR. Dato che, come artisti digitali, i BTS comunicano con il mondo attraverso Internet, in questo libro i lettori possono accedere immediatamente a trailer, video musicali e altri materiali online per avere una comprensione dettagliata di tutti i momenti chiave della loro storia. Arricchito infine da una timeline di tutte le principali tappe della loro carriera, "Beyond the story" è un racconto straordinario: tutto quello che riguarda i BTS in un unico volume. All'interno del libro le esclusive photocard dei BTS.
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Appare dal nulla. Ho diverse recensioni da scrivere, sono un po' indietro e me ne scuso, ma come ho scritto qualche tempo fa su FB ho messo in pausa tutte le altre letture per dedicarmi a questa.
Ok, lo so, sono un po' folle, contando che non conosco mezza canzone dei BTS; voi vi chiederete perché io abbia comprato questo libro e perché ve ne stia anche parlando?
Semplice curiosità.
Sono una scimmia curiosa, ed ero tentata di saperne di più su questo gruppo, tanto che stavo per prendere l'ebook. Però un po' Google mi spia e fa apparire cose, un po' ci metto del mio e clicco su tutto quello che mi incuriosisce su IG e Tik Tok e mi sono ritrovata con una marea di contenuti in diverse lingue in cui i fan del gruppo si lamentavano proprio del libro. Libro tra l'altro uscito tipo il giorno prima, libro di 500 pagine, che anche volendo in un giorno non lo leggi. Eppure se ne lamentavano.
Ma andiamo con ordine, di cosa parlerò in questa recensione? Parlerò del libro in questione, farò dei piccoli appunti ironici, perché ci stanno; sono cose che ho pensato durante la lettura, che mi hanno fatto sorridere e me le sono appuntate. Alcune le ho anche condivise in un gruppo, però poi sono diventate tante.
Altre sono riflessioni sparse, su come i BTS abbiano avuto tanto successo. Su questi ragazzi è il loro lavoro, e sul mondo del Kpop in generale.
Prima di iniziare con la recensione voglio fare un paio di premesse, anche più di un paio: non sono una fan del gruppo, ho ascoltato i loro album da solisti, quelli usciti, e li ho trovati molto talentuosi. Per le canzoni del gruppo, anche se ne conosco alcune, non c'è stato amore. Però non li voglio criticare, non è il mio mestiere, ora che poi i testi delle loro canzoni hanno anche un senso li trovo interessanti, alcuni anche poetici. Ma penso lo stesso di altri musicisti, senza esserne appassionata.
Seconda premessa, ho preso il libro perché alcune persone se ne sono lamentate: parlavano di una scadente fanfiction romance. Del fatto che nell'intero libro descrivono V come un cretino che si scopa qualsiasi buco, compresi due del gruppo. Questi commenti mi hanno fatto ridere da morire, non bisogna prendere troppo sul serio i K Drama, però penso che un po' rispecchino la cultura coreana, pertanto quei commenti senza nemmeno aver letto il libro mi sembravano surreali. E non tanto sul fatto che possa essere o meno vero, ma piuttosto che all'improvviso mettessero in piazza con un libro uscito in tutto il mondo, fatti privati. Perché da quanto mi hanno detto sono tutti molto discreti sulla loro vita privata.
Premessa tre: la me ventenne avrebbe detto che in fondo più che shipparli a coppie, una bella thresome avrebbe reso tutti contenti.
E se fossero usciti durante i miei vent'anni avrei letto delle fanfiction che sarebbero state perle rare.
Qualcuno mi ha anche detto che sarebbe stato interessante se ci fosse un qualche sentore di relazioni romantiche all'interno del gruppo, non importa chi con chi. Credo che dovrò dare cattive notizie a riguardo.
E ora iniziamo con la seconda parte di questo sproloquio.
Quella che dovrebbe essere una recensioni e invece sarà divisa tra punti e commenti, spero un po’ ironici, e dei miei pensieri riguardo a quanto ho percepito leggendo questo memoir.
Punti che ho diligentemente preso durante la lettura.
Un punto a favore di questo libro va al signore con il nome che non so pronunciare e meno che mai scrivere che lo ha scritto, ha intervistato e poi messo tutto su carta.
1 - La decisione di iniziare il memoir con l’arrivo di J-Hope a Seul in quello che sarebbe stato il dormitorio dove avrebbe vissuto per diverso tempo è intelligente e interessante. Avrebbe potuto iniziare con gli altri due membri della band che già erano lì, ma no, ha strutturato il tutto in modo che i tre si incontrassero, descrivendo l’arrivo come un momento di speranza e cambiamento. Mi ha fatto pensare molto ai manga, ai libri in cui i personaggi principali prendono e da soli, lasciandosi dietro amici e famiglia, partono all’avventura, verso un futuro ignoto. Con tanto di confusione e difficoltà ad arrivare a destinazione.
Il punto focale poi dei pensieri di JHope mi ha fatto ridere tantissimo, come focalizzare l’attenzione del lettore su dettagli importantissimi, quei punti che attirano l’attenzione: in un dormitorio maschile tutti i ragazzi andavano in giro in mutande.
Della serie che se una persona non aveva mai avuto l’idea di scrivere una fanfiction, ecco dei grandi spunti per farle iniziare. Poi essendo tutti ragazzi è lo spunto per una serie BL.
2 - Prendi un gruppo di ragazzi adolescenti, e su questo ne sono convinta, tutto il mondo è paese su certe cose, e nessuno di loro sa accendere un fornello per cucinarsi da solo. Gli ha detto c**o che Jin sapesse un minimo cucinare, altrimenti ora i BTS non sarebbero in 7, perché Suga si sarebbe avvelenato da solo mangiando uno strano frullato di pollo, succo d’uva (nemmeno vino) e banane. Non ci è dato sapere se il pollo fosse cotto o crudo. Ma meglio non indagare.
Gli ARMY dovrebbero ringraziare quel poveraccio che si è messo a cucinare per tutti.
3 - Doveva uscire prima questa biografia, o io dovevo iniziare a seguire questi ragazzi, non tanto per la loro musica, ma per come hanno iniziato a farsi promozione da soli. I BTS insegnano come promuoversi, come usare i social media nella maniera giusta e crearsi una community, certo loro hanno proprio esagerato, però tanto di cappello. Autor*, imparate da loro.
4 - Solo la promozione non basta però, come ho scritto serve la fortuna, perché ti prepari per anni, ti fai un mazzo tanto, ma se non fai colpo nel pubblico nella prima settimana sei un fallimento. Insomma, io non riesco nemmeno a organizzare un lavoro in una settimana, pensa sfondare nella musica.
5 - I dissing: RM è un signore, però sei un rapper e i dissing li devi fare per bene, dovrebbe imparare da Fedez, sa litiga con chiunque.
6 - La fiducia degli addetti ai lavori della HYBE è rincuorante: conoscono e lavorano con questi ragazzi per quattro anni, quando sembrano aver sfondato invece di congratularsi, l’unica affermazione è: ma che strano, continuano ad aumentare i fan.
7 - Affermazione di Suga: i musicisti professionisti creano melodie anche in cinque minuti. E io che rileggo questa frase per tre volte e l’unico pensiero è: “Sì, ok, ma anche tu sei un musicista professionista e non di certo un cuoco, ne abbiamo avuto ampia dimostrazione.”
Come ho scritto all'inizio, questo memoir è un mix di momenti che mi hanno fatto sorridere, bei ricordi dei ragazzi, ma anche tanto lavoro, ma non solo, anche tanto dolore.
Credo di aver compreso perché per tanti tempo ho evitato di ascoltare musica Coreana, non è tanto la musica in sé, come in ogni cose ci sono cose che piacciono e altre un po' meno, ma per me è sempre stato un problema di come vivono questi ragazzi.
Per quanto sia la loro passione, allo stesso tempo una cultura così differente, il modo in cui vivono, mi è di difficile comprensione. In alcuni casi sembrano essere costantemente sotto una campana di vetro, inavvicinabili, intoccabili, proprio come quegli idoli antichi da cui prendono il nome "idol" allo stesso tempo, dietro ogni sorriso, e si è capito anche dal memoir, c'è tanto dolore, tanta sofferenza. C'è l'odio di persone che si accaniscono su questi ragazzi pensando che essendo "fan" possono accanirsi e dire ogni cosa, giudicarli e pretendere da loro un determinato comportamento.
Probabilmente è la mia mentalità occidentale, di sicuro il fatto che per molto tempo ho solo ascoltato musica senza interessarmi del volto del cantante, di quello che faceva nel suo tempo libero, con chi usciva. A me è sempre e solo piaciuta la musica, quelle melodie che mi toccano e mi fanno sognare, quei testi profondi da dove affiorano e che fanno sgorgare emozioni. Amo le voci e le musiche che riescono a far vibrare l'animo, cosa fanno quei musicisti fuori dal palco, al di fuori di quelle melodie che amo non mi interessa. Ho sempre pensato che ogni artista debba vivere, sperimentare, prima di poter esprimere con carta e penna, con la musica le proprie emozioni.
E così, ecco che da momenti divertenti, ilari che mi hanno fatto sorridere, mi sono intristito per quelle frasi in cui è nascosto tanto dolore.
Perché delle parti dolorose non raccontano nulla, il lavoro, le difficoltà del lavoro e di sfondare, ma della cattiveria della gente su quella nemmeno una parola.
Nello stesso libro si accenna che l’unico altro gruppo che abbia fatto impazzire le folle in questo modo, ai tempi che furono, sono stati i Beatles. Per loro si parlava di Beatlemania, folle di fan che li aspettavano in tutti i paesi del mondo in cui hanno suonato, e fino a oggi, nessun altro gruppo ha mai avuto tanto seguito, fino a che quasi cinquant’anni dopo non hanno esordito i BTS.
Non so, forse deve essere quella B nel nome, come la D per i personaggi di One Piece che possono diventare il Re dei Pirati. Ok, la smetto di dire cavolate, però è vero, che negli anni, sono veramente pochi i gruppi ad aver mandato in delirio tantissime persone in questo modo. indubbiamente c’è tanto lavoro e molto talento, ma non penso che sia solo questo. Nel complesso deve esserci anche un po’ di fortuna, quella serve sempre.
Tirando le somme, lo consiglio? Sì, forse non racconta tutto, è molto edulcorato, però mostra una parte di questi ragazzi e anche una parte dei loro testi tradotti che me li hanno fatti arrivare un po' di più.
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