Nuovo
talent, nuova recensione. Finalmente è uscito il nuovo libro di Chiara Venturelli,
autrice di Lezioni
di seduzione, sempre edito da Centauria: Onde di velluto.
Trama: La voce
di Alex, morbida come il velluto, culla migliaia di persone ogni venerdì a
mezzanotte, con il suo podcast in cui legge brevi racconti inviati dagli
ascoltatori. Tra questi c’è Bianca, ventidue anni, una vita affollata e la
passione per le parole. I loro due mondi, tra cui corre una distanza fatta di
chilometri, di situazioni, di caratteri, si incontrano nello spazio di Binario
7, una storia inventata… Che non finisce lì. Perché in molti, sul sito di Alex,
ne chiedono il seguito e lui stesso si accorge di essere rimasto avvinto: dal
racconto e, più ancora, dalla sua misteriosa autrice, con cui comincia un fitto
scambio di messaggi. Da qui a conoscersi e frequentarsi davvero, però, ci sono
di mezzo non solo un viaggio in treno ma una famiglia di ristoratori, un ex in
vena di intrighi, una vicina sexy, un lavoro notturno, svariate sessioni di
esami universitari e le mille incomprensioni che la vita può seminare sulla
strada di un amore a distanza, compresa una cerimonia in cui si sfiora la
catastrofe…
Un
romanzo frizzante, tenero, vivo come due cuori che battono. Una storia d’amore
che mette in scena con delicatezza e un pizzico di ironia la facilità e la
difficoltà di trovarsi, in un mondo di comunicazioni istantanee in cui la
realtà e i sentimenti viaggiano spesso su frequenze differenti. E un tuffo
nella magia che può scaturire dall’incontro tra due solitudini, decise a
conquistarsi un sogno.
***
***
Beh,
il mio desiderio si è avverato, Chiara Venturelli ha pubblicato un nuovo
romanzo, completamente inedito, che non ha subito modifiche per il passaggio da
sito web a cartaceo, e posso dire che Onde di velluto è su tutt’altro livello
rispetto all’altro libro. La trama è molto più lineare, si segue con piacere. I
personaggi non si fanno odiare (e vi assicuro che io difficilmente sopporto i
personaggi femminili, ma sono arrivata alla fine senza odiare Bianca e credo
sia una nota molto positiva) e la trama è incredibilmente attuale e realistica.
Si parla di un amore nato online, in due città diverse, lontane ma non troppo.
Una storia d’amore bellissima, che potrebbe rispecchiare quella di qualche
lettrice: nell’epoca in cui viviamo non è così impossibile che due persone si
conoscano in questo modo, si innamorino e arrivino a creare una vita insieme.
Trovo
azzeccatissima l’ambientazione. Il romanzo si alterna tra Bologna, città dove
vive l’autrice, e Milano. Leggendo le descrizioni della città emiliana, mi
sembrava di girare per le vie del centro, vederne i monumenti, i locali
descritti. Sono stata qualche volta a Bologna ed è stato emozionante capire
dove si trovasse Bianca con i suoi amici, sua sorella o chiunque fosse con lei.
Riguardo a Milano, invece, non ho trovato la stessa cura. Credo che per questa
città l’autrice si sia basata molto di più su ricerche online. Non so se sia
mai stata a Milano, probabilmente sì, ma si nota la differenza con le
descrizioni di Bologna, del luogo dove vive.
Ho
adorato leggere i podcast di Alex, mi immaginavo la fantomatica voce da podcast che poteva avere il
nostro protagonista, e ho capito benissimo perché Bianca si è innamorata di
lui. In un certo senso ho amato anche Bianca, perché anche se si sentiva
inferiore a sua sorella, non continuava a piangersi addosso, anzi è riuscita a
creare un bellissimo rapporto con Alex, a capire quando stava sbagliando e
quando dovevano venirsi incontro. Contrariamente a Elizabeth di Lezioni di
seduzione (scusate se faccio il riferimento all’altro libro, ma non posso farne
a meno), quando Bianca litigava con Alex non mandava all’aria l’intero
rapporto. Certo, magari passavano giorni senza parlarsi, a causa più che altro
della distanza, ma entrambi hanno sempre voluto ricominciare da capo, arrivando
a scusarsi anche quando un minimo di ragione ce l’avevano. Alex e Bianca sono
sicuramente più maturi di Jack e Liz, dimostrano l’età che effettivamente hanno
e per questo vorrei fare i complimenti all’autrice.
Unica
nota stonata che ho trovato è stata la famiglia di Bianca durante il
matrimonio. Per quanto avessero accolto Michele in famiglia in passato, trovo
ingiusto che una famiglia si comporti in quel modo davanti a Bianca e al suo
attuale ragazzo. Sembrava volessero far di tutto per mettere a disagio Alex,
come per farlo scappare via. Tra l’altro, se Bianca e Michele si erano
lasciati, perché mettersi ancora in mezzo? Che poi, Michele è pure stronzo
forte, perché ci provava con entrambe le sorelle contemporaneamente, e alla
fine usa Dalia per riavvicinarsi a Bianca. Per fortuna Dalia gli ha dato il
benservito, perché se lo merita proprio.
Devo
però tirare le orecchie ai correttori di bozze. Se fino al capitolo venti la
correzione era accettabile, dal capitolo ventuno in poi c’è un degrado assurdo.
Nei primi venti capitoli mancava qualche virgola, che può dar fastidio quando
si tratta di virgole obbligatorie, ma posso chiudere un occhio.
Dal capitolo
ventuno, ho iniziato a chiedermi se il correttore di bozze l’abbia corretto. Oltre
alle virgole, ho trovato anche errori di battitura, nonché apostrofi mancanti
dove ci andavano. Secondo me la casa editrice dovrebbe mettere più cura nelle
correzioni, anche nelle opere di questa collana. Sto leggendo un altro libro
sempre edito da Centauria, tradotto da un’altra lingua, e non ha tutti questi
errori. So che non bisogna toccare lo stile dell’autrice, ma qui si parla di
correttezza grammaticale.
Fortunatamente
Chiara Venturelli non fa errori gravi, e gli errori di battitura ci possono
stare in un romanzo tanto lungo.
Tirando
le somme, il libro è straconsigliato per chi ama le storie d’amore a lieto
fine, e magari anche a chi solitamente non legge questo genere e vuole provare
a cimentarsi in qualcosa di nuovo.
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