In una fredda nottata di neve, un uomo solo, Phil, riceve la visita di un ragazzino albino che non parla. Il ragazzo misterioso farà vivere a Phil una notte intensa ed estremamente erotica, accompagnato dalla bufera esterna che imperversa e copre i loro gemiti. Quale sarà la vera identità del ragazzo?
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Quella di cui vi parlo oggi è una storia molto particolare. Il titolo, Yuki, è il termine giapponese che indica la neve, e proprio la neve sembra uno degli elementi principali che lega tutto il racconto.
Questo elemento un po’ magico contribuisce a creare un’atmosfera misteriosa, quasi fiabesca.
Phil, il protagonista, offre riparo a un ragazzino albino. La purezza dei colori non fa che richiamare il tema principale della neve, accentuando l’atmosfera di cui parlavo poco fa.
Il ragazzino non parla, e anche questo non fa che aggiungere mistero.
Phil sembra quasi ipnotizzato da lui; prima di incontrare il ragazzino, non aveva mai provato attrazione per una persona del suo stesso sesso, eppure non appena lo vede non può fare a meno di desiderarlo, forse abbagliato dalla sua figura un po’ magica e misteriosa.
Questo racconto ha una forte componente erotica, ma che viene addolcita dalla tenerezza con cui viene descritta tutta la scena, riuscendo a bilanciare gli elementi più erotici con tutto il resto, senza perdere la sensazione fiabesca.
Il non sapere chi sia esattamente il ragazzino - cosa sia esattamente - rende tutto quasi surreale.
Non voglio dilungarmi troppo con il rischio di ripetermi o spoilerare questo bellissimo racconto. Trovo che sia una di quelle storie che vanno assolutamente lette senza sapere troppi dettagli, per potersi godere fino in fondo la magia e il mistero, che abbondano.
Sara Neptune si dimostra molto capace nell’amalgamare la componente erotica con la componente magica, riuscendo comunque a dare un taglio romantico, che io ho molto apprezzato.
Yuki è già disponibile all’acquisto su Amazon e io invito tutti a prenderlo, perché è un racconto veramente scritto bene, un piccolo assaggio di magia, tenerezza ed eros.
Per quello che mi ha trasmesso, per come è scritto e per la bravura dell’autrice di condensare tutto in poche pagine senza risultare frettolosa, ma sapendo ben bilanciare le parti, non posso che dare il voto pieno.
Fatemi sapere se anche a voi questo racconto ha colpito al cuore!
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