In viaggio da Istambul a Londra, Poirot si trova costretto ad indagare su di un crimine commesso a bordo dell’Orient Express, bloccato dalla neve. Qualcuno si è intrufolato sul treno per compiere un omicidio oppure l’assassino si nasconde tra i passeggeri?
Assassinio sull’Orient Express è diretto da Kenneth Branagh, che allo stesso tempo interpreta Hercule Poirot. Oltre a lui, il cast è composto da Penelope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Josh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr, Michelle Pfeiffer e Daisy Ridley. Un cast stellare per un film che non delude le aspettative.
Non avevo mai letto Assassinio sull’Orient Express, ma visto l’uscita del film finalmente mi sono decisa, per cui avevo la trama bella chiara in testa quando ho visto l’adattamento cinematografico.
Devo dire che mi piace tantissimo come il libro è stato adattato.
Branagh è stato un Poirot fantastico, tanto che per tutto il film faticavo a ricordare chi lo interpretava. Si è completamente immerso nel personaggio e secondo me la sua interpretazione è stata esemplare.
Anche gli altri personaggi mi sono piaciuti tutti quanti. Molti erano proprio come me li ero immaginati leggendo il romanzo. Non dico che il film sia una riproduzione fedele al 100%, ma sicuramente incarna e mantiene la stessa anima che apparteneva al libro della Christie, rendendolo sicuramente un ottimo adattamento.
Ma allontanandoci un attimo dalla sua controparte stampata, mi piacerebbe dire due paroline sul film in sé.
Non avevo sentito dei grandi pareri positivi, e devo dire che dopo la visione mi chiedo come mai. Il film ha un ottimo ritmo, è recitato bene ed è davvero divertente.
Riesce a mantenere alta la suspance fino alla fine. Persino chi, come me, conosce già la storia, non può fare a meno di sentirsi elettrizzato e coinvolto dalla trama fino alla fine.
Credo che il motivo sia che Branagh non ha puntato tutto sulla storia, vista la sua grande fama. Sapeva bene che molti dei suoi spettatori conoscevano benissimo la famosa storia della Christie, per cui era inutile sperare di stupire soltanto con la trama.
Branagh, invece, ha puntato tutto sul ritmo del film, sulla parte estetica e visiva (l’unica cosa che un film può avere e un romanzo no, in qualsiasi caso). E, secondo me, stravince alla grande.
Devo ammettere che non ho visto altri adattamenti, per cui non posso fare paragoni, ma sono sicurissima di aver adorato questo.
Sono anche contenta di aver letto che già si sta pensando a realizzare un sequel, tratto dal romanzo Poirot sul Nilo. Trovo che Branagh abbia saputo racchiudere e trasporre alla perfezione l’essenza di Assassinio sull’Orient Express, per cui spero davvero che vada avanti e realizzi altri film tratti dalle indagini di Poirot.
Vorrei spendere due paroline anche su Johnny Depp. Lasciando perdere le polemiche sulla sua persona e sulla sua vita privata (non ho abbastanza informazioni per poter giudicare, visto che tutto ciò che so è per sentito dire e mai perché mi sia direttamente informata), vorrei parlare della sua recitazione.
È vero, forse, che negli ultimi anni Depp non è più l’attore di un tempo: l’ho sempre ammirato per essere un attore in grado di rendere credibile qualsiasi personaggio, anche molto diverso dal precedente o dal successivo.
In questo film, mi è parso più in forma, come se pian piano stesse recuperando la sua bravura. Questo mi ha fatto piacere, perché l’ho sempre ammirato come attore (e ora sono curiosissima di vederlo nel secondo Animali Fantastici).
Chiudo questa recensione consigliandovi vivamente di recuperare questo film, perché vi divertirà un sacco, ma vi saprà anche emozionare tantissimo.
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