L'atterraggio di navicelle aliene sulla terra pone un quesito all'umanità intera: guerra o pace? L'esercito chiama in causa un'esperta di linguistica per capire se le intenzioni degli invasori siano pacifiche o meno.
Arrival è un film diretto da Denis Villeneuve e interpretato da Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker.
Il film è tratto dal racconto Storia della tua vita, a suo volta contenuto nella raccolta Storie della tua vita di Ted Chiang.
Ho letto questo racconto tantissimo tempo fa, prima che uscisse il film, ed ero davvero curiosa di vedere come era stato reso, cinematograficamente parlando.
Devo ammettere che sono rimasta piacevolmente colpita da questo film, che mantiene perfettamente l'essenza del racconto e impartisce quella che secondo me è una grande lezione.
Infatti, l'intera storia punta a far capire una componente fondamentale: l'importanza del linguaggio.
Il linguaggio è letteralmente al centro della vicenda, in quanto il compito della protagonista è proprio quello di svelare e comprendere la lingua e la scrittura degli alieni, al fine di capire le loro intenzioni.
Qui vediamo lo scontro di due diversi modi di pensare: i militari che mettono fretta alla linguista perché vogliono capire al più presto le loro intenzioni, sebbene gli alieni non abbiano mosso un dito contro nessuno, non abbiano cercato uno scontro fisico e non abbiamo manifestato nessuna intenzione ostile. Dall'altro lato abbiamo Louise, che da esperta del linguaggio sa quanto siano importanti il tempo e la pazienza per insegnare un linguaggio del tutto nuovo.
Per lei questo è molto importante, perché il rischio di venire male interpretati, o di capire male le intenzioni degli alieni, è dietro l'angolo.
Tuttavia, come spesso succede, la paura di qualcosa che non conosciamo prende il sopravvento: le persone sono sempre più spaventate e vorrebbero che il governo si sbarazzasse delle dodici astronavi sparse per il globo.
Louise, che sembra essere l'unica in grado di capire veramente gli alieni (anche grazie alla sua sempre più profonda conoscenza della lingua), continua a battersi perché non si arrivi ad un atto estremo prima che sia troppo tardi.
Mi è piaciuto tantissimo come è stato realizzato il film. Gli alieni, definiti Eptapodi in quanto hanno sette piedi, sono stati realizzati perfettamente. Erano come me li ero immaginati. La loro aura misteriosa li rende ancor più spaventosi, ed effettivamente non è difficile sentirsi minacciati da creature così diverse da noi, che sembrano incarnare i mostri dei nostri incubi.
Tuttavia, più diventa familiare il "parlare" con loro, meno è il timore che incutono sia nella protagonista che nello spettatore, diventando a poco a poco familiari.
Sono rimasta davvero soddisfatta da questo film e vi consiglio fortemente di andare a recuperarlo.
Se amate i libri, potrete ritrovare questa storia andando a leggere i racconti contenuti in Storie della tua vita con il titolo Storia della tua vita (onde evitare confusione visto la similitudine dei nomi, quello al plurale è la raccolta, quello al singolare è il racconto!).
Vi consiglio di leggere anche gli altri racconti contenuti nella raccolta: ritroverete l'inconfondibile stile di Chiang che ha reso Storia della tua vita e Arrival una storia così sui generis.
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento. Vi è piaciuto? Non vi è piaciuto?
Io gli do il massimo dei voti, perché penso che un adattamento migliore sarebbe stato impossibile da realizzare.
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