L'altra Grace (Serie Tv)




Nel Canada dell'Ottocento uno psichiatra deve decidere se un'assassina può essere scarcerata per infermità mentale. Per farlo, percorre a ritroso tutta la vita di lei, attraverso i suoi racconti. Ciò che troverà alla fine di questa narrazione non è quello che si aspettava.

Poco tempo fa, avevo recensito il libro da cui questa serie è tratta: potete trovarlo qui.
Margaret Atwood, già autrice di Il racconto dell'Ancella, sta diventando sempre più una delle mie scrittrici preferite. Quando ho terminato il libro, ero curiosissima di scoprire come era stato trasposto.
L'Altra Grace è una miniserie tv composta da sei episodi, in Italia è disponibile dal 3 novembre 2017 su Netflix. Il cast è composto da Sarah Gadon, Edward Holcroft, Zachary Levi, Paul Gross, Anna Paquin, Kerr Logan, Michael Therriault e Rebecca Liddiard.
La storia, così come per il romanzo, prende forma da un evento realmente accaduto. Tuttavia, gli eventi che ci vengono narrati sono romanzati, soprattutto l'incontro tra Grace e il dottor Simon Jordan, incaricato di stilare una perizia che dovrebbe portare alla scarcerazione di Grace.
Trovo che la vicenda sia stata raccontata in modo magistrale: quando iniziamo la visione, già sappiamo che Grace è un'assassina. Sappiamo qual è il crimine per cui è stata condannata: per capire di più su di lei, dobbiamo andare a ritroso. Seguendo il racconto della giovane donna, scopriamo tutto il suo passato, il suo vissuto.
L'intenzione degli autori è quella di confondere lo spettatore, mostrando la Grace giovane e ingenua che poco ha a che fare con l'immagine di un'assassina.




Ma, se fate attenzione al titolo, capirete che questa serie si basa su un fattore di dualità. Vi è un'altra Grace oltre a quella che ci viene presentata? E il titolo ha significato metaforico o letterale?
Ovviamente non vi svelerò la risposta a questi interrogativi, non voglio certo rovinarvi la visione, soprattutto perché, a mio parere, tutta la storia è stata gestita benissimo. La trama viene raccontata in maniera eccelsa, portando lo spettatore a dubitare spesso di ciò che vede, tenendo anche conto del fatto che tutto viene raccontato dalla stessa Grace durante le sedute con il Dottore, per cui non siamo mai sicuri che le cose siano andate esattamente così.
Una cosa che ha contribuito a rendere questa miniserie un piccolo capolavoro è la recitazione di Sarah Gadon: la sua interpretazione di Grace è stata superba. C'è una scena, nell'ultimo episodio, di cui non vi svelerò nulla se non il fatto che la recitazione della Gadon mi ha fatto venire la pelle d'oca. In quel preciso momento, dal modo in cui ha deciso di gestire la scena, ho capito che tutto lo show si fondava sulla bravura e sull'empatia di questa attrice, che ha saputo rendere perfettamente un personaggio non facile da interpretare. 
L'avevo già vista altrove (Dracula Untold e 22/11/63) ma finora non avevo capito quanto fosse brava. Forse, il ruolo di Grace Marks le ha permesso di esprimersi al suo meglio, regalandoci un'interpretazione fantastica. Spero di vederla presto in altri lavori.



Vi consiglio L'Altra Grace? Assolutamente sì, soprattutto agli amanti dei thriller psicologici, che non si fermano a raccontare l'azione in sé, ma esplorano anche il campo psicologico.
Se avete già visto questa miniserie e volete farmi sapere cosa ne pensate, lasciatemi un commentino qui sotto.

Alla prossima recensione!


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