Troy - La caduta di Troia (serie tv)



Nuova rivisitazione del celebre poema di Omero, l'Iliade, che racconta le gesta degli eroi come Achille, Ettore e Odisseo nella decennale guerra tra i Greci e i Troiani scoppiata a causa dell'amore di Paride ed Elena.

Oggi voglio parlarvi di una serie targata Netflix. Troy è infatti disponibile dal 17 febbraio 2018 sulla piattaforma online.
Il cast è composto da Bella Dayne, Louise Hunter, Jonas Armstrong, David Gyasi, Tom Weston- Jones, Alfred Enoch, David Threlfall, Frances O'Connor, Joseph Mawle, Amy Louise Wilson, Chloe Pirrie, Aimee-Ffion Edwards, Johnny Harris, Guy de Lancey, Grant Swanby, Diarmaid Murtagh, Hakeem Kae-Kazim, Lemogang Tsipa, Jonathan Pienaar, Lauren Coe e tanti altri.


Questa serie presenta alcuni difetti, ma devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita da molti elementi, tanto da farli passare in secondo piano.
Prima di tutto, ho apprezzato che ci fosse la presenza degli dei. Raccontare l'Iliade senza la presenza divina, a mio parere, equivale a non rendere del tutto la potenza narrativa di quest'opera. Molte delle azioni che gli uomini compiono sono dovute al capriccio degli dei, e tagliando questa parte si sarebbe rischiato di togliere valore alle azioni.
È uno dei difetti più grandi del film Troy, a mio parere, quello di aver eliminato del tutto la presenza divina.
Mi è piaciuto anche che si sia abbastanza rispettata la storia originale, anche se avrei preferito che la narrazione non fosse così veloce.
Infatti, tutti gli eventi che portano alla caduta di Troia sono raccontati in otto episodi e a mio parere spesso hanno un ritmo scostante.
Uno dei difetti di questa serie è proprio il fatto di avere spesso momenti più statici, che sembrano allungare inverosimilmente la visione, mentre alcune scene sembrano raccontate sbrigativamente.
Raccontare dieci anni di guerra in otto episodi è già un azzardo, ma inserire momenti morti ha portato a squilibrare un po' questa serie.
Tuttavia, gli autori hanno comunque cercato di raccontare una versione fedele quanto più possibile al poema omerico ma anche a tanti altri collegati alla caduta di Troia, e secondo me il lavoro è abbastanza riuscito.
Avevo letto molte polemiche sul fatto che Achille, Patroclo e Zeus fossero di colore; per quanto mi riguarda, non credo che ci siano motivi di lamentarsi.



Gli attori sono stati tutti molto bravi, soprattutto Achille, e sinceramente il fatto che fossero di colore non mi ha impedito di credere per davvero che fossero i personaggi che interpretavano.
Che poi… vorrei puntualizzare sul fatto che Zeus era un dio e poteva apparire un po' come gli pareva, per cui farlo interpretare da un attore di colore non è così inverosimile.
In sostanza, non vedo il motivo di lamentarsi, visto che la recitazione secondo me ne ha guadagnato.
L'unico attore che non mi ha convinta del tutto è stato quello di Ettore: nel mio immaginario, Ettore è sempre sembrato un uomo più maturo, una figura più autoritaria, e l'attore scelto non rispecchiava molto queste caratteristiche.
Tirando le somme, devo dire che sono rimasta soddisfatta da questa trasposizione e la consiglio vivamente perché, nonostante qualche difetto, rimane comunque un buonissimo prodotto d'intrattenimento e mi ha saputa tenere incollata allo schermo fino alla fine.
Voi avete già visto questa serie? Che cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commentino.

Alla prossima recensione.


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