La tigre e l'acrobata di Susanna Tamaro



Piccola Tigre non è una tigre come le altre: è curiosa, fa molte domande, mette in discussione quello che la natura le offre e che i suoi simili semplicemente accettano. Piccola Tigre apre gli occhi e scopre la meraviglia della luce. Tende le orecchie e scopre la vasta gamma dei rumori della Taiga. Quando, molto presto, le si fa chiara la forza che compete a una tigre, inizia a cibarsi di altri animali. Ma con qualche dubbio. Impara a distaccarsi da sua madre, a viaggiare da sola, sino ad avventurarsi fuori dai confini della Taiga, in cui è nata e da cui le altre tigri non usciranno mai. E, così, grazie a questa sua curiosità, infine, scopre anche l'uomo. L'hanno avvertita che dall'uomo bisogna guardarsi. Ma lei vuole conoscerlo. Con l'uomo, Piccola Tigre scopre l'essere più inquietante e mutevole, da amare e da cui difendersi. E da qui in poi la sua vita non sarà più la stessa.


Il modo perfetto per scoprire nuovi romanzi è quello di farsi consigliare da amici fidati. È stato così che ho fatto la conoscenza di questo libro delizioso.
Ero ospite da un'amica e avevo dimenticato di portarmi un libro da leggere durante il viaggio in treno per tornare a casa. Lei pesca questo romanzo dalla sua libreria e dice: leggiti questo.
Il motivo per cui ve lo sto raccontando è che sono riuscita a terminarlo nell'ora e venti di treno che ho fatto per tornare a casa.
Certo, La tigre e l'acrobata è un romanzo breve e scorrevole, ma il motivo per cui l'ho letto con così tanta velocità non è stato solo questo.
Mi sono ritrovata completamente coinvolta e rapita da questa storia magica, emozionandomi in una maniera che non credevo davvero possibile.
Questo libro è stata un'autentica scoperta.
In parte, mi ha ricordato una favola, ma con un tono dolce amaro, malinconico. È stato davvero difficile per me non mettermi a piangere come una bambina nel bel mezzo del treno.
Forse l'intento dell'autrice era proprio quello di creare una favola adatta a persone adulte, che però può essere raccontata anche ai più piccoli.
Il romanzo, infatti, affronta temi molto profondi e sta alla sensibilità del lettore saper cogliere tutte le sfumature e tutti i sottotesti che l'autrice ha inserito nella sua opera.
Io lo consiglio vivamente a tutti: non è un romanzo difficile da leggere, anche se forse non è così facile da digerire.
Tuttavia, ritengo che ogni opera che generi un qualche tipo di pensiero valga la pena di essere letta, e questo è sicuramente uno di quei casi. Mi ha stimolata a riflettere, a pensare e a ragionare, ed è sempre una cosa positiva.
Voi conoscevate già questo romanzo? L'avevate mai letto? Se sì, fatemi sapere le vostre impressioni, che cosa vi ha stimolato la lettura, se vi ha emozionato. Insomma, raccontatemi un po'.
Non ho letto molto di questa autrice, quindi accetto suggerimenti sulla sua bibliografia e su cosa leggere.
Alla prossima recensione.



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