Nell'ottobre 1843 Charles Dickens soffriva del fallimento dei suoi ultimi tre libri. Rifiutato dai suoi editori, in sei settimane di ardente ispirazione si avvia a scrivere ed autoprodurre un libro che sperava avrebbe tenuto a galla la sua famiglia e rilanciato la sua carriera, Canto di Natale.
Finalmente sono riuscita a recuperare questo film, dopo una vita che volevo vederlo. L'occasione è stata la Vigilia di Natale. La mia famiglia è solita cenare tardissimo per aspettare mezzanotte tutti insieme, e di solito vediamo un film prima di cena, per passare il tempo.
Quest'anno, il film designato è stato Dickens - L'uomo che inventò il Natale, con mia somma gioia.
Il film è incentrato sulla figura dello scrittore e sulle settimane in cui ha scritto una tra le sue opere più celebri, Canto di Natale.
Devo ammettere di non essere una grande esperta di Dickens, perché ho letto troppo poco (devo porvi rimedio). Se sono ancora una novizia per quanto riguarda la sua produzione letteraria, sono una vera e propria neofita circa le informazioni riguardo la sua vita privata.
Di lui non sapevo praticamente niente di niente, prima di aver visitato il Museo a lui dedicato a Londra. Ma anche dopo non ho mai avuto modo di approfondire.
Tutto questo per spiegare come io non sappia giudicare se ciò che ho visto corrisponde alla vita reale di Dickens o se sia stato il tutto abbondantemente romanzato.
Ad intuito, credo che la storia di Dickens sia stata riadattata per avere più presa sullo spettatore, o almeno è questa l'impressione che mi ha dato.
Tuttavia, questo non sminuisce per nulla il valore del film, che è profondamente emozionante e commovente.
Così come fa l'opera Canto di Natale, questo film colpisce al cuore delle persone, spingendole a desiderare di comportarsi meglio con il prossimo, per non deludere chi ci sta intorno, chi ci dà fiducia, chi ci vuole bene.
Dickens qui viene mostrato non così diverso dal suo protagonista, Scrooge. Certo, non è un uomo avido attaccato soltanto al denaro e senza sentimenti per gli altri. Eppure, in certi atteggiamenti si comporta un po' come lui, soprattutto nel campo dei sentimenti.
Dà troppo per scontato il bene che le altre persone gli vogliono, rischiando di perdere tutto per non dare il giusto valore alle cose importanti.
Tuttavia, proprio come in Canto di Natale, la speranza non si spegne così facilmente.
Questo film è stato veramente una bellissima visione; mi sono pure commossa, ma ormai si sa che ho la lacrima facile.
Gli do un cinque, perché le emozioni che mi ha trasmesso sono state forti e intense e ha in qualche modo contribuito a rendere magica la mia vigilia di Natale.
Spero che vi sia piaciuto quanto è piaciuto a me. Fatemelo sapere con un commentino qui sotto.
A presto!
Sembra davvero il perfetto film "natalizio"! *___*
RispondiEliminaPenso proprio che lo vedrò in questi giorni: sarà uno dei miei prossimi "recuperoni" su Sky! :)
È perfetto per questo periodo! Sky l'ha messo proprio al momento giusto :D
RispondiEliminaFammi poi sapere cosa ne pensi.