Miles Morales è una delle molte identità dell'Uomo Ragno. Ideato da Brian Bendis e disegnato da Sara Pichelli nel 2011, il teenager di Brooklyn afro-americano di origini portoricane fa la sua apparizione nell'universo Ultimate alla morte di Peter Parker, quando prende il posto del fotografo del Queens come "amichevole Spider-Man di quartiere".
Scattante protagonista di Spider-Man: Un nuovo universo, il film d'animazione sceneggiato da Phil Lord e Christopher Miller, Morales è un ragazzino timido e pieno di insicurezze che nella migliore tradizione dell'ironico Spidey, una volta indossata la maschera cambia radicalmente: con il costume addosso non ha paura si tuffarsi dai grattacieli, dondolarsi tra i cornicioni o surfare tra le auto in corsa. Ma coniugare la problematica vita scolastica a quella frenetica di supereroe novello non è sempre così facile. Miles deve stare attento ai numerosi nemici che popolano lo Spider-verso, perennemente in attesa che l'odiato rivale rimanga a corto di ragnatele.
Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.
Il 2018 verrà ricordato come l'anno del ragno: prima abbiamo avuto la nomina ad Avenger di Tom Holland durante Avengers: Infinity War, poi a Settembre Insomniac ci ha dato la migliore interpretazione dell'arrampicamuri nei videogames che si sia mai vista, quel Marvel's Spider-Man per PS4 che ha fatto impazzire praticamente tutti (e di cui, a questo punto, aspettiamo il probabile sequel).
Infine, giusto per farci il regalo di Natale più bello di sempre, la Sony se ne è uscita con questo, un cartone animato che tanto cartone non è, ma che è riuscito a stravolgere quasi tutte le regole del gioco.
Partiamo dalla trama: l'ambientazione principale è la Manhattan dell'Universo Ultimate (ovvero l'universo alternativo della Marvel creato agli inizi degli anni 2000 e in cui sono stati cambiati buona parte dei capisaldi su cui poggiavano le storie a fumetti classiche).
Giusto per quei due o tre che negli ultimi vent'anni sono rimasti in ibernazione da qualche parte, la differenza fondamentale è che ad un certo punto della Ultimate Peter Parker viene ucciso, ed il suo posto viene preso da un ragazzo di nome Miles Morales: anche lui morso da un ragno radioattivo (ma sviluppando poteri leggermente diversi), si ritrova a destreggiarsi tra il peso di ereditare il nome di Spider-Man, un padre dichiaratamente anti-mutanti ed uno zio supercriminale. Il film parte proprio da qui, presentandoci Miles nel momento in cui viene morso dal ragno. Peccato che contemporaneamente finisca in mezzo ad uno scontro tra Spider-Man e Kingpin, che si conclude con l'apertura di un varco dimensionale sotto New York e la morte di Peter. Miles tenta quindi di imparare ad usare i poteri i ragno da solo, ma la cosa si rivela un tantino complicata, non fosse per la comparsa di un aiuto inaspettato... un altro Peter Parker, quello del nostro mondo, arrivato lì attraverso il varco dimensionale. I due si alleano per fermare Kingpin, che sta cercando di riaprire il portale (per motivi che verranno spiegati più avanti), e scoprono di non essere gli unici Spider-Man arrivati dal multiverso...
Ed eccoci qui: GLI Spider-Man, vero punto cardine dell'intero film e forse la sua parte migliore. Ognuno è veramente ben caratterizzato, complice anche una presentazione ad hoc in stile "Origin Story" per ciascuno: il primo è ovviamente il sopracitato Miles, che è praticamente uguale alla controparte del fumetto (e questo è solo un bene). Passiamo poi a Peter Parker, l'originale: fantastica l'idea degli autori di presentarlo non più come adolescente ma come uomo ormai 35enne, disilluso e divorziato da Mary Jane (mentre quello della Ultimate era ancora sposato, cosa che ha permesso l'inserimento di un siparietto davvero spassoso). Il rapporto tra Miles e Peter è meraviglioso, in pieno stile "Batman & Robin", con il primo che cerca in tutti i modi di imparare dal secondo che, invece, trova il ruolo di mentore un po' strettino... salvo poi mettersi addirittura a dare lezioni di oscillazione durante una fuga dal nemico!
Buoni anche gli altri: troviamo Spider-Gwen (ovvero la versione Spider della storica fidanzata di Peter), Spider-Noir (la versione investigativa del 1937) e, infine, forse i migliori due, Peni Parker e Spider-Ham: la prima giapponesina armata di robottone, in perfetto stile Anime, il secondo presa in giro meravigliosa dei cartoni animati classici della Warner, armato addirittura di martellone gigante tascabile.
Poteva diventare un'accozzaglia incredibile di personaggi, e invece la cosa funziona più che bene: le varie Spider-persone (come vengono anche chiamate nel film) coesistono su schermo con un equilibrio quasi miracoloso, complici anche diverse scelte di sceneggiatura ben riuscite, dal fatto che i possessori del "Senso di Ragno" si percepiscono tra di loro, al personaggio di zia May, qui in una veste da "Alfred/Professor X" davvero ben riuscita. Miles poi è forse il personaggio migliore, che passa da ragazzino insicuro e incapace di usare i poteri a comando ad uno Spider-Man che è riuscito a fare il suo "Atto di Fede" e a trovare la sua strada (e a questo punto vogliamo il costume di Miles come DLC nei videogiochi).
Come non spendere poi due parole sul meraviglioso stile grafico adottato per il film: la resa è incredibile su schermo, sembra di vedere un comic americano in movimento, con addirittura i classici baloon e vignette in alcune scene di transizione. Sony spero si renda conto di avere fissato un nuovo record in questo campo, e che difficilmente sarà eguagliabile.
L'anno del ragno si conclude quindi con il botto: gli appassionati del personaggio si divertiranno a scovare le innumerevoli chicche e gli easter egg sparsi per le due ore di film (che vi garantisco, non vi accorgerete neanche che sono passate), tutti gli altri troveranno una storia di formazione matura e ben scritta, ben al di sopra di tutto ciò che si è visto in questo ambito finora.
Sono d'accordo con te, è un film molto semplice, ma la trama è ben gestita e lo stile grafico è veramente spettacolare. Peccato che i personaggi secondari siano usati poco e male.
RispondiEliminaIl tuo spider alternativo preferito? Il mio è Spider Noir.