Il labirinto di James Dashner – Maze Runner volume 1



Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio delimitato da invalicabili mura. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società in cui vigono rigorose regole per mantenere l'ordine, e ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza che porta con sé un messaggio che non lascia alternative se non la fuga. Ma il Labirinto sembra essere inespugnabile... e potrebbe rivelarsi una trappola mortale.


Buongiorno, Piume! Era già da un po’ di tempo che avevo letto questo romanzo, ma non so perché non l’avevo ancora recensito. Mentre mi appresto a continuare la lettura della saga, ho deciso che volevo farvi sapere cosa ne penso, soprattutto perché il romanzo è disponibile su Kindle Unlimited e pertanto è a costo zero per gli abbonati.
Il labirinto è il primo libro di una saga (che comprende una trilogia e due prequel) scritta da James Dashner. È uno young adult che potrei classificare come distopico. Lo stile somiglia molto a quello di Hunger Games, sebbene le trame siano diversissime.
I punti forti di questo romanzo sono diversi, primo fra tutti la capacità di far percepire al lettore la stessa claustrofobia che avvertono i personaggi: non tanto perché vivono in spazi piccolissimi quanto perché non possono fuggire dal luogo in cui si trovano.
E non solo, ma sembrano non sapere niente di loro stessi, o almeno niente prima di risvegliarsi all’interno del labirinto.
È palese fin da subito che qualcuno li ha messi lì dentro e che questo qualcuno deve in qualche modo osservarli.
Il protagonista, Thomas, dà subito l’idea di essere qualcuno che non si lascia vincere dalle circostanze e tende a voler prendere il comando.
Non si rassegna alla situazione ma si adopera per cambiarla.
Il romanzo mi è piaciuto abbastanza, anche se credo sia più tarato per un target adolescenziale che possa meglio identificarsi con i protagonisti.
Nonostante fosse scritto discretamente bene, non sono riuscita ad entrare del tutto nella storia e a sentirmene partecipe.
Non è soltanto una questione d’età, ma di livelli interpretativi: ci sono opere che hanno per protagonisti bambini o adolescenti, ma che trattano temi o che sono narrati in un modo apprezzabile anche per gli adulti.
Non credo sia il caso di questo romanzo. Ovviamente questa non è una critica, ma rimarca solo il fatto che è perfetto per il target per cui è stato scritto, un po’ meno per gli altri.
E voi, cosa ne pensate di questa saga? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto.
Io vi do appuntamento alla prossima recensione.


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