Stagione di caccia (Razze Antiche 4.7) di Thea Harrison


Salve, oggi vi parlo dell’ultima novella uscita sulla serie delle Razze Antiche: Stagione di caccia, di Thea Harrison.








Trama:


Come guardia di palazzo e sicario per i fae oscuri, Xanthe ha sempre indossato una maschera, per nascondere le sue emozioni e fare il suo dovere. Quando la sua identità viene compromessa, ottiene un lavoro sotto copertura per proteggere la regina Niniane - una posizione che spesso la porta a contatto con il cancelliere Aubrey Riordan.

La fiducia di Aubrey è in frantumi. Un anno prima sua moglie ha cercato di assassinare la loro nuova regina, tradendo tutto ciò in cui credeva. E ora un attentato alla sua vita gli dà la prova che l'oscura cospirazione non è ancora finita. Anche se ferito e debole, Aubrey non può fare a meno di essere attratto da quella timida assassina e leale protettrice. Xanthe è tutto ciò che Naida non era, e la passione che suscita in lui è qualcosa che Aubrey non pensava di poter mai provare.

Avvertenza: prendi un uomo che si sta riprendendo da un tentativo di omicidio, un’assassina che ha giurato di proteggerlo, aggiungi un mazzo di tarocchi magici e un cottage isolato, e guarda scoppiare le scintille!











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Ritorno a parlarvi nuovamente della Harrison e della sua saga, in questo caso della novella appena uscita grazie alla Triskell Edizioni.

La storia, come sempre, si presenta come una lettura piacevole, nel classico stile della Harrison, ormai un’indiscussa autrice che, a parer mio, non sbaglia mai un colpo.

In meno di dieci capitoli e in un centinaio di pagine, l’autrice riesce a creare storie ben costruite e sviluppate; a volte è vero che si sente la mancanza di quel qualcosa proprio per la brevità delle novelle, ma, nonostante ciò, risultano sempre belle, complete e interessanti.

Con Stagione di caccia, si conclude il ciclo della saga sui magici tarocchi, elementi chiave di queste storie brevi.

Il racconto è ambientato dopo le vicende di Devil’s Gate con protagonista Xanthe; completata la sua missione e dopo aver aiutato la medusa Seremela e il vampiro Duncan a liberare sua nipote Vetta e a ritornare sani e salvi in città, ritorna finalmente a casa. Una pace che dura poco, perché davanti alla sua porta compare il capo della sicurezza della regina dei fae oscuri, il wyr Tiago, che la invita a fare rapporto di lì a qualche giorno.

A palazzo non solo incontra Tiago e la regina Niniane, ma anche il suo cancelliere Riordan Aubrey, un uomo che ha sempre ammirato da lontano.

Una volta raccontate le vicende che l’hanno costretta a rivelarsi e a far saltare la sua copertura, le viene offerto un posto come guardia personale della regina; lei di buon grado accetta, anche se poco abituata alla vita monotona di palazzo.

Aubrey rimane colpito da Xanthe non solo per la sua particolare bellezza, ma soprattutto per la sua grande lealtà, inoltre c’è qualcosa in lei che lo attira inspiegabilmente.

Una sera il cancelliere viene attaccato e ferito gravemente, la regina con il capo della sicurezza, nonché suo compagno, decidono di affidarlo alle cure e alla protezione di Xanthe, che lo nasconderà nel suo cottage affinché si ristabilisca, mentre loro daranno la caccia al colpevole.

Da qui inizierà la loro strana convivenza…

Il libro rispetto agli altri della serie è molto più “tranquillo”, nel senso che non sono presenti molte scene d’azione come l’autrice ci ha abituato; è una lettura tranquilla, quasi rilassante, perfetta per questa calura estiva e per chi ha bisogno di leggere qualcosa che non sia molto impegnativo.

Lo stile della Harrison come sempre è impeccabile, scene hot ben dosate e mai volgari, storia molto più profonda di quello che sembra, che si collega non solo alla novella precedente, ma anche al secondo libro della saga.

La storia potrebbe essere letta anche senza aver letto nulla di antecedente (anche se con qualche remora), ma per chiarimenti maggiori consiglio di leggere prima gli altri libri o almeno Devil’s Gate.

Stagione di caccia è una lettura scorrevole per rilassarsi sotto l’ombrellone.






Alla prossima

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