Tight End di Devon McCormack



«Non ho bisogno di un cazzo di babysitter.»

La star del football americano nel ruolo di tight end, Tad Roarke, gay dichiarato, ha successo, soldi e fama: più o meno tutto, eccetto una buona reputazione. Dopo essere stato dipinto dai media come un fedifrago privo di scrupoli, si ritrova abbandonato da uno sponsor dopo l'altro. A peggiorare le cose, è stato indicato come prossima vittima di un serial killer di celebrità omosessuali. L'FBI lavora con la sua squadra per proteggerlo, assegnandogli l'agente Bryce Finnegan come guardia del corpo sotto copertura. Ma, sin dall'inizio, Bryce non gli piace: il poliziotto pensa che lui sia solo un ragazzino viziato. Forse ha ragione, ma in ogni caso Tad non ha intenzione di provargli il contrario: farà qualsiasi cosa per rendergli il lavoro ancora più difficile. Tuttavia, per quanto lo odi, non può negare che sia attraente da morire... e non gli dispiacerebbe giocare un po' con lui tra le coperte.

«Non mi pagano abbastanza.»

L'agente Bryce Finnegan non è estraneo agli incarichi sotto copertura. Essendosi occupato in passato di cartelli della droga, è abituato a mettere a rischio la propria vita. Ciò a cui non è abituato è avere a che fare con ragazzini viziati e ricchi, che non si rendono conto di quanta fortuna abbiano: quando incontra Tad Roarke si aspetta che sia un cretino, e scopre di avere ragione. Ma più tempo passa con lui, più si rende conto che tutti gli atteggiamenti di Tad sono poco più che una recita da spaccone: non è uno stronzo e i media hanno distorto più di qualche fatto per infangare la sua reputazione. Ora, Bryce non deve preoccuparsi solo di proteggere il ragazzo da un serial killer, ma anche di non innamorarsi di lui nel frattempo.


Buongiorno, Piume.
Oggi torna la rubrica dedicata ai consigli per chi ha Kindle Unlimited (ma che valgono comunque per tutti quanti). Avevo già recensito un altro romanzo di questo autore (link qui Tra queste lenzuola) e siccome mi era piaciuto veramente tanto, ho deciso di leggere questo secondo romanzo.
Devo ammettere che mi è piaciuto molto, anche se ho preferito di gran lunga Tra Queste Lenzuola.
Tuttavia, non farò parallelismi e parlerò solo di questo.
Quello che mi è piaciuto tanto di questo romanzo è in primis l’alternanza del pov tra i due protagonisti, che secondo me ha contribuito ad avere una visione più ampia della storia, ma soprattutto ha permesso al lettore di empatizzare con entrambi.
Non è una cosa che sottolineo in ogni romanzo, ma in questo mi sento di farlo perché la componente introspettiva è abbastanza significativa, per cui ha parecchio senso che il lettore possa vedere, esplorare i pensieri di entrambi i protagonisti.
Mi piace anche come la storia sembri, in principio, piena di cliché, per poi trasformarsi e diventare interessante e unica a suo modo.
I personaggi si comportano nella stessa maniera: se all’inizio della storia sembrano veri e propri stereotipi, con l’andare avanti della narrazione emergono le loro caratteristiche peculiari che fanno rendere conto al lettore del lavoro di caratterizzazione che c’è dietro.
Insomma, un romanzo che secondo me è davvero imperdibile, interessante e soprattutto emozionante.
E mostra chiaramente come non tutto quello che è oro luccica, soprattutto nel mondo dei cosiddetti Vip.
Come dicevo a inizio recensione, potete leggere questo romanzo gratis se avete l’abbonamento Kindle Unlimited, ma anche se non lo avete io ve lo consiglio vivamente, perché è una lettura veramente bella, che vi emozionerà tantissimo.
Soprattutto in questo periodo, dove si va in vacanza o ci si prepara ad andare, è meglio fare scorta di letture e Tight End è perfetta allo scopo.
Se l’avete già letto, invece, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate con un commentino qui sotto.

Alla prossima recensione.


Commenti