L’amica geniale di Elena Ferrante



Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l'autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.


Buongiorno, Piume! Oggi vi parlo di un romanzo che avevo letto tantissimo tempo fa, ma che non avevo ancora recensito.
Recentemente ho rinnovato l’abbonamento ad Audible, e per rinfrescarmi la memoria ho deciso di ascoltarne l’audiolibro.
L’amica geniale è il primo di una saga di quattro libri, incentrato sulla vita di due ragazze, Lila ed Elena.
Ciò che mi ha fatto innamorare tanto di questo romanzo è che mi ha ricordato le mie origini pugliesi. Nonostante sia ambientato a Napoli, ho riassaporato le tradizioni del Sud, abbastanza comuni a tutte le regioni, che mi hanno fatta tornare indietro nel tempo.
Complice anche la grandissima scrittura della Ferrante, di un realismo impressionante. Il romanzo, per quanto mi riguarda, potrebbe essere un resoconto reale, un diario in cui la protagonista narra la sua vita.
Mi sembra di aver letto che è in parte autobiografico, ma non essendo nota la vera identità della Ferrante è difficile capire in quale misura l’autrice abbia riversato la sua vita nel romanzo.
Tuttavia, poco importa: i personaggi, le situazioni e le storie che si intrecciano catturano così tanto il lettore da stregarlo, renderlo schiavo delle pagine, senza possibilità di salvarsi.
Il romanzo si interrompe strategicamente in quello che mi è parso un po’ la fine della giovinezza, un evento che porta entrambe le ragazze, in qualche modo, ad essere consapevoli dell’età adulta, di non essere più spensierate.
Mi ha lasciato con la curiosità di scoprire come verranno gestite nel prossimo romanzo, che non ho ancora avuto modo di leggere ma che credo recupererò molto presto.
Ve lo consiglio?
Assolutamente sì. Nonostante io non ami i romanzi fin troppo realistici, devo ammettere che è impossibile resistere alle grandi doti scrittorie della Ferrante, al modo in cui ha costruito i personaggi, che hanno tutti tantissimi livelli interpretativi che vengono fuori a poco a poco.
Visto che arrivo così in ritardo, fatemi sapere la vostra su questo romanzo che sicuramente avrete ormai letto in tantissimi.
Se la vita reale me lo permette, cercherò di concludere presto tutta la saga e di recensirla.

Alla prossima!


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