Chiamami col tuo nome di André Aciman



Vent'anni fa, un'estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno "l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura": uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. "Chiamami col tuo nome" è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che "questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta".


Disonore su di me, cari lettori. Non posso credere di avervi parlato del film e non del libro. Oggi sono qui per rimediare.
In attesa di leggere il sequel Cercami, oggi vi parlo di Chiamami col tuo nome, un libro che ho amato alla follia.
Vi ho parlato del film, potete trovare la recensione qui: Chiamami col tuo nome.
Devo ammettere che il romanzo mi è piaciuto tantissimo, molto più del film. Sicuramente è perché ho letto prima il romanzo e sicuramente dipende dal fatto che preferisco leggere piuttosto che vedere film.
Chiamami col tuo nome mi è piaciuto tantissimo perché parla di amore in senso lato. Prima di acquistarlo, pensavo sarebbe stato un romanzo di genere, e sicuramente viene affrontata l’omosessualità, ma in realtà il libro è straordinariamente paritario nel descrivere l’amore.
Tutto viene mostrato come naturale.
È proprio il tipo di romanzo che non usa la sessualità come tratto distintivo, ma semplicemente la prende così com’è.
Ed è ancora più incredibile se consideriamo che l’autore non sia un omosessuale. La sua grandissima empatia nel descrivere personaggi che sono diversi da lui rende questo romanzo un autentico capolavoro.
Lo consiglio?
Vivamente. È un romanzo che parla alla sensibilità delle persone, che mostra un modo di amare, ma anche di perdere l’amore, che mi ha colpita nel profondo.
E’ uno di quei libri che ti entra dentro l’anima e lì rimane a lungo, perché sembra parlare dritto al cuore dei suoi lettori.
Non ho ancora acquistato il sequel, Cercami,  ma visto che fra un mesetto è Natale, ho deciso di aspettare. Non ho letto nulla al riguardo, perché voglio farmi una mia opinione direttamente leggendolo, anche se sono un po’ spaventata, perché non vorrei mi rovinasse una storia già così bella.
Nel frattempo, vi chiedo cosa ne avete pensato voi di questo romanzo: lo avete letto? Vi è piaciuto? Fatemelo sapere con un commento qui sotto.

Alla prossima recensione. 





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