Il desiderio di un soldato (The Christmas Angel #5) di N. R. Walker (Anteprima)

Il desiderio di un soldato – N.R. Walker


Trama:

L’anno è il 1969… Gary Fairchild è orgoglioso di essere uno studente universitario hippie, e protesta contro la Guerra del Vietnam perché crede nell’amore e nella pace. Per lui non si tratta soltanto di un movimento controculturale: per lui è uno stile di vita. Quando vengono messi in vendita i biglietti per “l’Aquarium Exposition, 3 giorni di Pace & Musica”, meglio conosciuto come Woodstock, vuole andarci assolutamente.
Richard Ronsman è un ragazzo di campagna fuori dal mondo che vive nell’ombra del padre autoritario. Ha nascosto il suo segreto più oscuro per guadagnarsi l’amore dell’uomo, ma nulla è mai abbastanza, neanche offrirsi volontario per la Guerra del Vietnam. E pochi giorni prima della sua partenza, viene invitato da un hippie seducente a unirsi a lui per andare a un festival di musica.
Tre giorni di musica, droghe, pioggia, fango e amore forgiano, tra questi due uomini molto diversi, un legame che influenzerà il resto delle loro vite. Condividono sogni e paure, e quando Richard viene mandato in guerra, si scambiano lettere e amore. Per il suo primo Natale a casa, a Richard viene regalata una decorazione speciale a forma di angelo che potrebbe fare avverare il desiderio di un soldato.




***


Devo aprire questa recensione con una confessione: ammetto spudoratamente che il motivo per cui ho scelto di leggere e recensire questa novella di N. R. Walker è stato lo spunto di trama. Mi spiego meglio: penso che tutti abbiate sentito parlare di Hair, che non solo è un musical molto famoso, ma è stato anche adattato per il cinema dal regista Milos Forman.
Ecco, Milos Forman è uno dei miei registi preferiti, e Il desiderio di un soldato parte dalle stesse premesse di Hair: un ragazzotto di campagna, che sta per partire per la guerra del Vietnam, si imbatte in un gruppo di hippie che gli fa scoprire un mondo nuovo cambiandogli l’esistenza.
La Walker muove da queste premesse per scrivere la sua versione declinata in salsa LGBTQIA, tirando fuori la storia più corposa (e forse anche quella che tratta le tematiche più delicate) di questa raccolta, dove l’elemento natalizio che fa da fil rouge a tutte le storie (l’angelo di Natale) compare solo nel finale.
Richard è il tipico bravo ragazzo americano, cresciuto in una fattoria da genitori bigotti, che vede nell’arruolamento l’unico modo per fuggire da un ambiente opprimente che lo fa sentire sbagliato.
Gary è l'hippie che, notandolo in una tavola calda, lo invita a unirsi al suo gruppo di amici con il quale si sta recando a Woodstock.
La Walker parte da quelle che sono le caratteristiche topiche di questi due generi di personaggi per modellarle man mano che la storia va avanti, conferendo loro sfaccettature e profondità.
Il tema della guerra del Vietnam, infatti, non è solo un blando fondale storico su cui si muovono i personaggi: è il tema portante di questa novella, in cui il tema natalizio viene sviluppato solo alla fine, ma è proprio la colonna portante della narrazione, l'elemento che lega i personaggi e li plasma, nel bene come nel male.
La novella è interessante innanzitutto perché mescola tecniche narrative diverse: a una prima parte, piuttosto suggestiva, sul racconto di Woodstock e della nascita di questo amore che sembra essere destinato a perdersi, segue una parte centrale in stile epistorale, che cede il testimone a un terzo atto che si risolve con un finale sì dolce, ma velato di malinconia, grazie a un plot-twist molto apprezzato da parte mia.
Il desiderio di un soldato, infatti, è soprattutto un romanzo di formazione: Woodstock prima e la guerra poi sono i due spartiacque che dividono le vite di Gary e Richard in un prima e un dopo, permettendo all'autrice di mostrarci il loro passaggio dalla spensieratezza (Gary) e all'ingenuità (Richard) della giovinezza al dolore e alle responsabilità dell'età adulta.
Passa il tempo, passano le sfide da affrontare, sempre più dolorose, e i nostri due protagonisti cambiano: Gary si rende conto di quanto sia stato fortunato rispetto a Richard il quale, a sua volta, trova in Gary (e nella loro amica Kath, altro valore aggiunto, come sempre come quando c'è un personaggio femminile ben scritto) quell'ancora che non gli consente di affondare nel mare oscuro del Disturbo da Stress Post-Traumatico, la ferita più profonda che la guerra procura a chi è costretto ad affrontarla, e che tanto bene è stata raccontata, ad esempio, da Martin Scorsese in Taxi Driver.
La parabola di Richard è quella di un uomo che deve costruirsi una serie di punti di riferimento e trovare una ragione per vivere una vita che, fino al momento dell'incontro con Gary, riteneva inutile. È grazie a lui che trova la forza di uscire dall'Inferno della guerra e quello tutto interiore della sua condizione di omosessuale represso.
Una cosa che ho apprezzato particolarmente della Walker è il continuo ricordare al lettore quanto, in quel contesto, l'amore omosessuale fosse ancora non solo un tabù, ma anche un vero e proprio reato, con Richard e Gary costretti a doversi ritagliare una propria dimensione privata, lontani dalla bolla magica dove si sono conosciuti.
Anche le scene di sesso, all'inizio molto romantiche e dolci, seguono l'evolversi dei personaggi, facendosi sempre più esplicite e "dure".
In conclusione: Il desiderio di un soldato non è la classica novella di Natale, anzi: porta all'interno dello spirito natalizio le brutture di un mondo che costringe la gente ad azioni (auto)distruttive e insensate.
Il finale, nella sua amarezza che, anche in questo caso, rimanda a tanti esempi cinematografici (tra gli altri il primo Rambo), ricorda quanto l'America abbia ripudiato in egual misura tanto chi al Vietnam ha partecipato nel ruolo incolpevole di carne da macello, quanto chi ha provato ad opporsi.
Non è un messaggio da poco, per un romance da periodo delle Feste.

Commenti