RECENSIONE Fiamme dell’Olimpo (Serie Bacio Immortale #3) di Aurora R. Corsini



 Il tempo della fuga e dei sotterfugi è finito.

È giunto il momento che Penny accetti il proprio retaggio, altrimenti soccomberà davanti al tremendo potere di Hera. Forte del rinnovato legame con Valo, l’unico ostacolo sul suo cammino si cela dentro il suo stesso animo.

Abbandonato il divino Apollo, Valo ha finalmente trovato se stesso, e il suo solo obiettivo è proteggere colei che con il suo amore lo ha reso possibile. Anche se questo significa mettere in gioco la propria vita.

Per la prima volta dopo millenni, Atena scorge un futuro per se stessa ed è determinata a ottenerlo. Per riuscirci, sarà costretta ad accantonare i propri principi e rischiare il tutto per tutto per coloro che ama.

La folle Hera non è più l’unica a dare la caccia a Penny, altri immortali hanno iniziato a combattere per conquistare il trono degli dèi. Nell’approssimarsi dello scontro finale, persino l’ambiguo Ermes sarà chiamato a scegliere da che parte schierarsi. Dopo aver scoperto i segreti del passato, Penny dovrà trovare il coraggio di scatenare i propri poteri, perché solo così sarà in grado di riaccendere le fiamme dell’Olimpo e salvare gli ultimi immortali.




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Buongiorno, lettori. Oggi torna un’autrice che seguo in ogni sua uscita: sto parlando di Aurora Corsini, che ha di recente pubblicato una seconda edizione - compresa di un racconto inedito dal titolo “Una voce nel vento” - del romanzo La fiamma dell’Olimpo, con Triskell Edizioni.

Questo romanzo è l’ultimo di una trilogia che comprende Bacio Immortale e La danza degli dei, che abbiamo recensito qui sul blog.

In questo terzo romanzo, ho trovato molta azione, forse anche per il fatto che era il volume conclusivo. Mi è sembrato che tutto fosse più veloce, il ritmo più concitato, e l’ho trovato perfetto per una chiusura.

I nodi che dovevano venire al pettine lo hanno fatto, sono stati tirati tutti i fili e ora non rimane che la resa dei conti.

Come avevo già detto nel primo romanzo, mi è piaciuta molto questa storia perché io amo la mitologia, ma trovo che gli dei che appartenevano al Pantheon dell’antica Grecia siano stati un po’ abusati. L’autrice è stata in grado di parlarne senza trattarli come hanno fatto tanti altri prima di lei, ma cercando un punto di vista nuovo, una nuova interpretazione dei miti.

Ho trovato questa idea geniale, perfetta.

Una delle cose che ho apprezzato è che in un primo momento gli dei sembravano esseri irraggiungibili, creature che vivono su un piano di esistenza molto diverso, mentre, andando avanti nel corso della storia, si trovano molti più punti in comune con gli umani di quanto agli dei piaccia ammettere.

Tra tutte le storie raccontate, tra tutti i personaggi apparsi, quella di Ares e Afrodite è stata una di quelle che più mi ha colpita. Soprattutto Afrondite - ma non vi dirò perché per non fare spoiler, per cui dovete leggervi il libro - incarna perfettamente quel che dicevo; è una creatura bellissima, eterea, lontana dagli umani, eppure c’è qualcosa che la rende fragile, pronta a spezzarsi in qualsiasi momento. 

Insomma, non soltanto i tre protagonisti - Penny, Atena e Apollo/Valo - ma anche i personaggi secondari sono interessanti e ben costruiti.

Questo terzo libro mi ha totalmente convinto e penso sia il degno finale della trilogia, che io consiglio vivamente.

Se come me siete amanti della mitologia e cercate qualcosa di nuovo, sono sicuramente i romanzi che fanno per voi, per cui non lasciateveli scappare.

Alla prossima recensione.





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