RECENSIONE Prime impressioni (Auckland Med #1) di Jay Hogan




 Trama:


Michael:

Due anni fa ho commesso un grave errore. Poi ne ho aggiunti un altro paio giusto per non farmi mancare nulla. Mi sono rovinato la vita, ma sono sopravvissuto. Ora ho l’opportunità di ricominciare da capo. Due anni in Nuova Zelanda, lontano dai pettegolezzi di Los Angeles, un’occasione per respirare, per ricostruire la mia vita. Ma porterò con me una nuova serie di regole.

Niente relazioni.

Niente impegno.

Niente steccati bianchi.

E soprattutto niente agenti del K9 arroganti e sexy che entrano nel mio pronto soccorso e sconvolgono il mio mondo.


Josh:

Una cosa è certa: il dottor Michael Oliver è arrogante e inaffidabile, e sono sopravvissuto a malapena all’ultimo uomo come lui. Può anche essere stupendo, ma è mia figlia la mia priorità. Non rischierò che venga ferita di nuovo. Sono un padre single, un agente del K9 e figlio di genitori rompicoglioni.

Non ho tempo per i giochetti.

Non ho tempo per correre rischi.

Non ho tempo per altre complicazioni nella mia vita.

E di sicuro non ho tempo per l’esasperante dottor Michael Oliver, per quanto dannatamente sexy sia.


Link acquisto: Prime impressioni



***



Buondì!

Eccomi con una nuova recensione; oggi vi parlo di un libro che molto banalmente ho scelto per la copertina, per il bel ragazzo in copertina.

Lo sono, sono una pessima persona, ma non posso farci nulla, anche l’occhio vuole la sua parte.

Non conoscevo questa autrice, non so se è mai stata pubblicata in Italia o quello che ho letto è il primo lavoro che è arrivato qui, però mi ha incuriosito il suo romanzo, non solo per la copertina, ma per l’ambientazione. Auckland è un posto lontanissimo; credo che della Nuova Zelanda conosco il nome della capitale e che ci sono gli All Blacks: qui finisce tutto quello che so di questo paese che è praticamente dalla parte opposta del mondo rispetto a noi noi, in mezzo al mare e decisamente più vicino all’Antartide di quanto non lo siamo noi.

Un’isola interessante, che un giorno mi piacerebbe visitare, ma che al momento ho potuto scoprire grazie a questa autrice e alle avventure dei suoi due personaggi.

Avevo bisogno di una lettura leggera, qualcosa che, anche se affronta argomenti delicati, rimane una storia dolce, una storia d’amore e di evasione. Sì, perché l’ultimo libro che ho letto mi ha fatto versare mari di lacrime e devastato emotivamente. Bellissimo, però mi ci vorrà un po’ per riprendermi, e sono sincera, non so nemmeno se riuscirò a parlarne in maniera sensata e approfondita.

Prime impressioni è stato una ventata di leggerezza, qualcosa che mi facesse riprendere, sparire le lacrime e la malinconia che l’altro libro mi ha lasciato addosso.

Questo primo romanzo della serie Auckland Med di Jay Hogan è stata una vera sorpresa, è un giusto mix tra argomenti importanti e una storia leggera che tiene compagnia al lettore, facendolo svagare e in alcuni casi anche sorridere.

Il passato, alcuni momenti della vita di Michael e Josh sono non dico drammatici, ma difficili: il primo è segnato dal suo lavoro, dal dolore per aver perso una paziente giovane, sin troppo giovane, tanto da vivere continuamente con un senso di colpa che lo ha spinto verso il baratro. Un baratro dal quale ha fatto fatico a uscire, sempre in bilico anche dopo essere fuggito dall’altra parte del mondo lasciandosi tutto alle spalle. Eppure in qualche modo sembra che il passato, anche se in maniera diversa, sia sempre lì a correrti dietro, a ricordarti che non puoi solo scappare, ma che i problemi vanno affrontati.

Dall’altro lato c’è Josh: un padre single, con una bambina non ancora adolescente, un uomo che smuoverebbe i mari e monti per la figlia, per farla stare bene. Un uomo che si è fidato una volta di troppo e ora, per evitare di soffrire lui ma anche di far soffrire sua figlia, ci va con i piedi di piombo in una relazione.

Eppure, nonostante gli argomenti importanti e una sorta di sfumatura gialla - un reato commesso proprio a inizio storia, quando i due protagonisti si incontrano e conoscono per la prima volta - l’intero libro viaggia su un binario di leggerezza; una sorta di tira e molla tra i due, con una splendida tensione sessuale che non fa che crescere tra i due uomini, li fa sembrare due ragazzini imbarazzati che non sanno che decisione prendere.

Ho apprezzato le battute che Michael e Josh si lanciano, il loro punzecchiarsi, anche il momento in cui uno si lamenta dell’altro. La loro prima impressione non è stata delle migliori: nonostante l'attrazione fisica ci fosse (hanno fatto fatica a non sbavare a terra), non si poteva dire la stessa cosa riguardo la loro personalità.


Come ho detto è una lettura interessante, sia per stile, sia per caratterizzazione dei personaggi. Il mix di argomenti che si trovano all’interno del libro non gli fanno perdere il gusto di leggerlo, la leggerezza; anche se arrivati a un certo punto c’è tanta suspense per sapere cosa accadrà alla fine, raramente durante la lettura si perde il sorriso o la voglia di andare avanti.

Credo che questo sia il libro giusto che si può usare per riprendersi veramente da una lettura che ha fatto versare mari di lacrime. 

Consigliatissimo e quattro piume per lui.









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